
Associazioni
L'infinito attraverso la matematica oltre la matematica
Sala San Felice gremita per la conferenza dell'Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori
Giovinazzo - sabato 23 marzo 2019
10.36
Gente in piedi e sala San Felice gremita come nemmeno nelle più grandi occasioni. Così il 20 u.s. per la conferenza "Un viaggio nella Matematica fra bellezza, spiritualità ed infinito" organizzata dalla locale sezione dell'Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori con il patrocino del Comune del Giovinazzo, per quanto solo nominale, considerata l'assenza di rappresentanti del Palazzo di Città per impegni istituzionali.
Un vero peccato per loro e per chiunque altro non vi abbia potuto partecipare, poiché più che di un incontro si è trattato di un vero e proprio evento culturale certamente inedito e di portata assoluta; senz'altro meritevole, pertanto, di essere riproposto in qualsivoglia sede, anche accademica, per la universalità dei temi affrontati e – visto che c'è la matematica di mezzo – la quasi perfetta "quadratura del cerchio" venutasi a realizzare tra la cosiddetta scienza dei numeri e lo scibile umano in alcune delle sue più importanti declinazioni.
Un'impresa originale anche per metodo e fruibilità dei contenuti, il relatore professor Francesco Altomare, giovinazzese doc, ha dunque accompagnato, passo dopo passo, tutti i presenti in un incredibile "viaggio nell'infinito", da quello celeberrimo di Giacomo Leopardi a quello dei numeri e di altri enti matematici: partendo infatti da una "lectio magistralis" su matematica, scienze applicate e tecnologia, ha poi potuto scomporre o ricomporre, a seconda dei casi, certezze razionali e pensieri astratti per portali praticamente a fattori comuni da poter mettere in relazione e confronto tra loro.
Con riferimenti puntuali ad alcuni dei più grandi pensatori di tutti i tempi, ecco allora concett i come la Bellezza, l'Arte, la Poesia e la Spiritualità (lambendo perfino l'Assoluto) potersi addirittura ridurre e comparare, volendolo, in numeri e formule non dissimili da quelle appannaggio della sua materia di insegnamento. Matematico noto a livello internazionale, ma con forte formazione umanistica maturata presso il nostro Liceo Matteo Spinelli, Francesco Altomare è attualmente titolare di cattedra all'Università di Bari oltre che Direttore della rivista scientifica internazionale Mediterranean Journal of Mathematics.
Improponibile in questa sede il lungo elenco di incarichi, pubblicazioni e monografie al suo attivo, il prof. Altomare deve principalmente la propria fama ai suoi contributi nello studio degli operatori positivi (e loro utilizzazione per l'approssimazione di funzioni e di soluzioni di equazioni differenziali, ndr); ma è nel solco della sua recente attività di divulgazione della Matematica che andava, però, ad inserirsi la serata in oggetto, con la evidente finalità di mettere in luce gli aspetti di carattere più propriamente culturali di tale disciplina, oltre che i suoi profondi collegamenti con altri saperi, inclusi anche quelli pertinenti l'area umanistica.
Non certo a caso, quindi, il suo fulminante ed ormai rinomato aforisma «La Matematica è la più umanistica delle Scienze della Natura» che, oltre a sintetizzare il suo pensiero, suona pure come un invito a realizzare una maggiore integrazione fra le discipline scientifiche e quelle umanistiche. «Tale integrazione, fra l'altro, farebbe emergere meglio alcune delle caratteristiche più importanti che accomunano tali discipline - ha infatti sottolineato Altomare nel corso del suo intervento - ossia la ricerca delle verità ultime sull'uomo e su quanto lo circonda, l'attenzione alle leggi più profonde che sovrintendono al loro esistere, dalle proprietà della Natura e dell'Universo a quelle della mente e dell'animo umano"».
Citazioni, diagrammi e video esclusivi che facevano da supporto ad una dimostrazione sintetica ma oltremodo chiara in tutti i vari passaggi della scaletta, si può assolutamente affermare, senza timore di smentita, che le attese per questo evento non solo sono state rispettate, ma addirittura superate. A dimostrarlo il lunghissimo applauso che ha salutato la fine della esposizione del professor Altomare, prima di lasciare il posto ad un corteo di ex alunni, amici ed estimatori che lo hanno attorniato per congratularsi con lui.
Concludendo, un appuntamento imperdibile in cui non è mancato davvero nulla; nemmeno un intermezzo musicale con la recitazione di brani di poesia da parte di alcuni allievi al seguito della prof.ssa Giacoma Anna Salvemini, docente di Matematica e Fisica presso il Liceo Einstein e Da Vinci di Molfetta, nonché moderatrice del convegno. Al tavolo dei relatori ed a fare gli onori di casa, anche in rappresentanza della sua Associazione, la dott.ssa Annamaria De Pinto, Presidente UCIIM sezione di Giovinazzo.
Molti gli esponenti della scuola e della cultura venuti anche da fuori, impossibile non citare fra questi padre Mariano Bubbico, psicologo e direttore spirituale cristiano, che non ha mancato di esprimere tutto il suo entusiasmo e la sorpresa per la chiarezza finale, senza mai alcuno sconto al rigore della logica, con cui è stato affrontato persino un tema così complesso come il rapporto - ma solo apparentemente insanabile, per quanto abbiamo poi visto e sentito direttamente - tra Scienza e Fede.
Quasi un novello Dialogo sui massimi sistemi alla luce della più moderna matematica e degli incredibili progressi della scienza, è una traccia, quella appena aperta dal professor Altomare, che promette ancora molti sviluppi e sorprese per il futuro. Un grazie pertanto a lui e agli organizzatori che, con questa iniziativa, hanno riacceso il faro pressoché spento della cultura nella nostra Città.
Un vero peccato per loro e per chiunque altro non vi abbia potuto partecipare, poiché più che di un incontro si è trattato di un vero e proprio evento culturale certamente inedito e di portata assoluta; senz'altro meritevole, pertanto, di essere riproposto in qualsivoglia sede, anche accademica, per la universalità dei temi affrontati e – visto che c'è la matematica di mezzo – la quasi perfetta "quadratura del cerchio" venutasi a realizzare tra la cosiddetta scienza dei numeri e lo scibile umano in alcune delle sue più importanti declinazioni.
Un'impresa originale anche per metodo e fruibilità dei contenuti, il relatore professor Francesco Altomare, giovinazzese doc, ha dunque accompagnato, passo dopo passo, tutti i presenti in un incredibile "viaggio nell'infinito", da quello celeberrimo di Giacomo Leopardi a quello dei numeri e di altri enti matematici: partendo infatti da una "lectio magistralis" su matematica, scienze applicate e tecnologia, ha poi potuto scomporre o ricomporre, a seconda dei casi, certezze razionali e pensieri astratti per portali praticamente a fattori comuni da poter mettere in relazione e confronto tra loro.
Con riferimenti puntuali ad alcuni dei più grandi pensatori di tutti i tempi, ecco allora concett i come la Bellezza, l'Arte, la Poesia e la Spiritualità (lambendo perfino l'Assoluto) potersi addirittura ridurre e comparare, volendolo, in numeri e formule non dissimili da quelle appannaggio della sua materia di insegnamento. Matematico noto a livello internazionale, ma con forte formazione umanistica maturata presso il nostro Liceo Matteo Spinelli, Francesco Altomare è attualmente titolare di cattedra all'Università di Bari oltre che Direttore della rivista scientifica internazionale Mediterranean Journal of Mathematics.
Improponibile in questa sede il lungo elenco di incarichi, pubblicazioni e monografie al suo attivo, il prof. Altomare deve principalmente la propria fama ai suoi contributi nello studio degli operatori positivi (e loro utilizzazione per l'approssimazione di funzioni e di soluzioni di equazioni differenziali, ndr); ma è nel solco della sua recente attività di divulgazione della Matematica che andava, però, ad inserirsi la serata in oggetto, con la evidente finalità di mettere in luce gli aspetti di carattere più propriamente culturali di tale disciplina, oltre che i suoi profondi collegamenti con altri saperi, inclusi anche quelli pertinenti l'area umanistica.
Non certo a caso, quindi, il suo fulminante ed ormai rinomato aforisma «La Matematica è la più umanistica delle Scienze della Natura» che, oltre a sintetizzare il suo pensiero, suona pure come un invito a realizzare una maggiore integrazione fra le discipline scientifiche e quelle umanistiche. «Tale integrazione, fra l'altro, farebbe emergere meglio alcune delle caratteristiche più importanti che accomunano tali discipline - ha infatti sottolineato Altomare nel corso del suo intervento - ossia la ricerca delle verità ultime sull'uomo e su quanto lo circonda, l'attenzione alle leggi più profonde che sovrintendono al loro esistere, dalle proprietà della Natura e dell'Universo a quelle della mente e dell'animo umano"».
Citazioni, diagrammi e video esclusivi che facevano da supporto ad una dimostrazione sintetica ma oltremodo chiara in tutti i vari passaggi della scaletta, si può assolutamente affermare, senza timore di smentita, che le attese per questo evento non solo sono state rispettate, ma addirittura superate. A dimostrarlo il lunghissimo applauso che ha salutato la fine della esposizione del professor Altomare, prima di lasciare il posto ad un corteo di ex alunni, amici ed estimatori che lo hanno attorniato per congratularsi con lui.
Concludendo, un appuntamento imperdibile in cui non è mancato davvero nulla; nemmeno un intermezzo musicale con la recitazione di brani di poesia da parte di alcuni allievi al seguito della prof.ssa Giacoma Anna Salvemini, docente di Matematica e Fisica presso il Liceo Einstein e Da Vinci di Molfetta, nonché moderatrice del convegno. Al tavolo dei relatori ed a fare gli onori di casa, anche in rappresentanza della sua Associazione, la dott.ssa Annamaria De Pinto, Presidente UCIIM sezione di Giovinazzo.
Molti gli esponenti della scuola e della cultura venuti anche da fuori, impossibile non citare fra questi padre Mariano Bubbico, psicologo e direttore spirituale cristiano, che non ha mancato di esprimere tutto il suo entusiasmo e la sorpresa per la chiarezza finale, senza mai alcuno sconto al rigore della logica, con cui è stato affrontato persino un tema così complesso come il rapporto - ma solo apparentemente insanabile, per quanto abbiamo poi visto e sentito direttamente - tra Scienza e Fede.
Quasi un novello Dialogo sui massimi sistemi alla luce della più moderna matematica e degli incredibili progressi della scienza, è una traccia, quella appena aperta dal professor Altomare, che promette ancora molti sviluppi e sorprese per il futuro. Un grazie pertanto a lui e agli organizzatori che, con questa iniziativa, hanno riacceso il faro pressoché spento della cultura nella nostra Città.