Chiesa di San Giuseppe
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Attualità

L'esempio immortale di Augusto Lo Giudice

Oggi una messa per ricordare la Medaglia d'Oro al Valor Civile

Morire a 58 anni per sventare una rapina e mostrarsi, una volta di più, cittadino esemplare. Così perse la vita, il 7 settembre 1981, Augusto Lo Giudice, Medaglia d'Oro al Valor Civile. Questa sera, alle ore 19.00, la città di Giovinazzo gli renderà ancora una volta onore, con una celebrazione presso la chiesa di San Giuseppe (in foto).

Lo Giudice, alle ore 13,00 circa di quel 7 settembre, cercò di intervenire per sventare una rapina in corso nell'allora Banca Cattolica. L'uomo, pistola in pugno, provò a correre in soccorso di un carabiniere e di un vigile urbano che attendeva rinforzi. Uscito dalla sua tabaccheria nei pressi di via Bari, venne spazzato via da una raffica di mitra. Spazzato via dalla sua vita, dagli affetti, dal suo futuro.

Quella rapina valse ai malviventi circa 19 milioni delle vecchie lire, poi rinvenute. E ad Augusto, al suo coraggio, fu conferita due anni dopo la Medaglia d'Oro al Valor Civile perché «Scientemente esponendo la vita a manifesto pericolo, non esitava ad affrontare tre banditi armati che, perpetrata una rapina ai danni di una Banca, tentavano di dileguarsi. Raggiunto da colpi di mitra esplosi dai malviventi, cadeva mortalmente ferito. Fulgido esempio di grande coraggio ed alto senso civico. Giovinazzo (Bari), 7 settembre 1981».

Giovinazzo ricorda un suo figlio, caduto per aver tentato di stare dalla parte dello Stato. Lo ricorda ancora perché il suo esempio resti immortale e non si perda nel tempo.

  • Augusto Lo Giudice
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