L'inaugurazione avvenuta in piazza Risorgimento
L'inaugurazione avvenuta in piazza Risorgimento
Vita di città

Donne in movimento

La statua inaugurata in piazza Risorgimento rende omaggio all'evoluzione femminile

Volendo modificare leggermente il detto ed utilizzare un'espressione beneaugurante, potremmo dire «statua bagnata, statua fortunata».

Sotto una pioggia crescente, si è svolta ieri pomeriggio l'inaugurazione della statua posizionata in piazza Risorgimento, ovvero nella piazza antistante la stazione ferroviaria. Presenti all'evento le autorità civili, le rappresentanti della Consulta Femminile di Giovinazzo e la cittadinanza, fortemente incuriosita dalla scultura, coperta da un panno bianco, e dal nome dell'artista, rimasto avvolto nel mistero fino alla presentazione dell'opera.

Si tratta del giovane Nicola Illuzzi, formatosi presso l'Accademia delle Belle Arti di Bari e con un futuro brillante davanti a sé, visti i numerosi successi riportati già da qualche anno. Battezzata con il nome di "Vite", «la statua vuole simboleggiare la donna e la sua continua evoluzione e la vite ha in sé l'immagine della nascita e dell'evoluzione», ha precisato Illuzzi. In effetti, la scultura presenta uno sviluppo ascensionale ed alcune aperture alludono all'idea di liberazione da una condizione di assoggettamento e di inferiorità. L'assenza della testa e delle braccia, inoltre, rafforza questa idea di dinamicità e di liberazione dell'anima. «L'uso della terracotta rinvia alla terra, da cui il corpo prende origine, e consente quel movimento ascensionale che determina l'inarcatura e la torsione del corpo», ha poi concluso.

L'opera omaggia le donne e le loro risorse e dà risalto al talento locale. Lo ha sottolineato il Sindaco Tommaso Depalma, spiegando le motivazioni della scelta dell'artista e dell'opera. Il posizionamento della scultura in quel luogo dovrebbe intendersi poi come tentativo di qualificazione e di abbellimento del quartiere, che ogni cittadino ha il dovere di difendere e di preservare da ogni vile atto vandalico.

A scoprire la targa sottostante la statua, Fiorella Grillo, Presidentessa della Consulta Femminile del Comune di Giovinazzo. «Resiliente materia che si trasforma in energia e anima» è la scritta che la targa riporta e che allude alla capacità reattiva delle donne alle avversità, una proprietà innata da cui traggono vita ed energia per continuare a vivere oltre ogni difficoltà. «Questa statua è il segno delle capacità e dell'intelligenza delle donne ed è l'inizio di un percorso che vogliamo portare avanti con gli uomini. Perché è necessario che entrambi i sessi collaborino e realizzino insieme grandi progetti», ha poi concluso la Presidentessa.

Un'opera di vera arte, che incarna gli ideali di bellezza e, al tempo stesso, testimonia l'infinita forza delle donne, sempre capaci di risollevarsi ed andare avanti in qualsiasi circostanza. Di sicuro, chi l'ammirerà non resterà indifferente e si interrogherà sul suo profondo significato.
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  • Statua Giovinazzo
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