Raffaella Carrà
Raffaella Carrà
Cronaca

È morta la regina del varietà

Raffaella Carrà si è spenta a 78 anni

La sua presenza, soprattutto sul piccolo schermo, ha caratterizzato le serate di tantissimi italiani di diverse generazioni ed è per questo che anche noi della stampa locale intendiamo renderle omaggio. Perché oggi se ne va un pezzo della cultura popolare del nostro Paese, una donna che in tantissimi, anche a Giovinazzo, hanno amato e vissuto come una di loro soprattutto attraverso il tubo catodico.

Se ne è andata a 78 anni Raffaella Carrà, diva indiscussa, regina del varietà italiano dagli anni '70 del secolo scorso in poi. A darne l'annuncio è stato Sergio Japino, suo compagno per tantissimi anni, che ha scritto: «Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre».

Ballerina, cantante, attrice, autrice, showgirl e poi presentatrice, Raffaella Carrà era malata da qualche tempo ed è andata via senza clamori, con quel suo pudore che le era riconosciuto da chi le è stato sempre vicino. Lei era donna che sapeva amare oltre ogni limite, importantissima la sua azione di sostegno all'infanzia con l'associazione "Amore", che aveva permesso l'adozione in tutto il mondo di circa 150mila bambini e bambine.

Raffaella Maria Roberta Pelloni, così come era per l'anagrafe italiana, era nata il 18 giugno del 1943 a Bologna ed aveva esordito in tv nel lontanissimo 1961 con "Tempo di danza". L'approdo nel 1970 a "Canzonissima" la rese famosissima e la sua popolarità si accrebbe ulteriormente negli anni '80 grazie a "Pronto, Raffaella" e la conduzione di "Domenica In" del 1986 e poi di "Fantastico 12", una delle edizioni più seguite del varietà del sabato sera nel 1991. "Carramba, che fortuna" dal 1998 al 2000 e poi nel rientro del 2008 tennero milioni di italiani incollati allo schermo. Il suo nome è stato legato anche alla conduzione del Festival di Sanremo nel 2004 e dal 2013 al 2016 è stata una dei giurati del fortunato talent show "The voice of Italy".

Fu lei l'interprete di tormentoni musicali quali il "Tuca tuca sì" del 1971, "A far l'amore comincia tu" del 1976, "Tanti auguri" del 1978 e "Pedro" del 1980, solo per citarne alcuni, ancora oggi suonati e ballati nelle discoteche italiane, brani divenuti immortali nel panorama musicale nazionale.

Un pezzo di storia popolare nazionale se ne va e con lei tanti dolci ricordi di moltissimi giovinazzesi, soprattutto di quelli che risiedono all'estero e che si identificavano, attraverso l'etere e grazie alle performance della bionda showgirl bolognese, con il Paese d'origine.

Mancheranno la sua risata contagiosa e le tante opere benefiche che ha sempre portato avanti con la riservatezza di chi sa far del bene e non ama inutile pubblicità gratuita.
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