Chiesa locale
Domani si festeggia San Biagio compatrono della Diocesi
Celebrazioni per tutta la giornata presso la Chiesa del Carmine
Giovinazzo - giovedì 2 febbraio 2017
L'Arciconfraternita di Maria SS del Carmine festeggia domani San Biagio, compatrono della Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi.
Le celebrazioni, previste presso la Chiesa del Carmine, in via Cattedrale, occuperanno tutta la giornata di venerdì. Si parte alle ore 9.30 con un Rosario meditato, seguito alle ore 10.00 dalla Santa Messa.
Il clou al pomeriggio, con un altro momento di preghiera e riflessione collettiva con il Rosario, ancora una volta meditato, delle ore 18.00. Di seguito, intorno alle 18.30, sarà celebrata la Santa Messa presieduta dal Rettore della Confraternita e padre spirituale, don Mario Petruzzelli. Prevista la consueta numerosa partecipazione di fedeli, consorelle e confratelli ad una celebrazione molto sentita.
San Biagio, originario dell'attuale Armenia, è una figura assai importante per la Chiesa cattolica ed è uno dei primi martiri. Dopo essere stato nominato Vescovo, fu imprigionato dai Romani, i quali gli chiesero di rinnegare la sua fede. Lui non accettò e venne dapprima straziato con i pettini di ferro che si usano per cardare la lana, e poi venne decapitato. Era il 316 d.C. .
Al termine di ciascuna messa ci sarà l'atto di affidamento dei fedeli al Santo, a cui seguirà, come da tradizione, la benedizione della gola e la più popolare distribuzione dei taralli.
Le celebrazioni, previste presso la Chiesa del Carmine, in via Cattedrale, occuperanno tutta la giornata di venerdì. Si parte alle ore 9.30 con un Rosario meditato, seguito alle ore 10.00 dalla Santa Messa.
Il clou al pomeriggio, con un altro momento di preghiera e riflessione collettiva con il Rosario, ancora una volta meditato, delle ore 18.00. Di seguito, intorno alle 18.30, sarà celebrata la Santa Messa presieduta dal Rettore della Confraternita e padre spirituale, don Mario Petruzzelli. Prevista la consueta numerosa partecipazione di fedeli, consorelle e confratelli ad una celebrazione molto sentita.
San Biagio, originario dell'attuale Armenia, è una figura assai importante per la Chiesa cattolica ed è uno dei primi martiri. Dopo essere stato nominato Vescovo, fu imprigionato dai Romani, i quali gli chiesero di rinnegare la sua fede. Lui non accettò e venne dapprima straziato con i pettini di ferro che si usano per cardare la lana, e poi venne decapitato. Era il 316 d.C. .
Al termine di ciascuna messa ci sarà l'atto di affidamento dei fedeli al Santo, a cui seguirà, come da tradizione, la benedizione della gola e la più popolare distribuzione dei taralli.