
Attività produttive
Con i gilet arancioni a Roma anche il gonfalone di Giovinazzo
A rappresentare l'Amministrazione ci sarà il Consigliere comunale di maggioranza Claudio Spadavecchia
Giovinazzo - giovedì 14 febbraio 2019
Ci saranno tantissimi Sindaci, rappresentanti dei commercianti e degli studenti accanto agli olivicoltori che questa mattina invaderanno pacificamente Roma con i gilet arancioni per la più grande manifestazione di sempre dell'olivicoltura italiana. In tanti sono in partenza proprio in queste ore.
La manifestazione inizierà alle 10.00 in piazza Santi Apostoli e le stime ufficiose parlano di almeno 5.000 olivicoltori. Per Giovinazzo ci sarà il gonfalone della città ed a guidare la delegazione sarà il Consigliere comunale Claudio Spadavecchia, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale. Avrebbe dovuto esserci anche l'Assessore alle Attività Produttive, Salvatore Stallone, bloccato in Puglia da lievi problemi fisici.
Durante la mattinata e nel pomeriggio sono previsti clamorosi gesti simbolici e pacifici per indurre il governo ed i Parlamentari ad intervenire con decreti d'urgenza e misure importanti per dare ossigeno ad un comparto in grande difficoltà a causa di gelate, xylella e frodi sui mercati.
«Non possiamo più aspettare, le aziende solo al collasso, le famiglie difficilmente arrivano a fine mese, esigiamo risposte e tempi certi ai tanti problemi che hanno distrutto l'olivicoltura negli ultimi tempi», ha dichiarato il portavoce dei gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli
«Siamo arrabbiati e delusi - ha spiegato - perché dopo un mese di mobilitazione non c'è ancora un solo provvedimento a favore del nostro settore, simbolo del Made in Italy, ma solo buone intenzioni che non si traducono in fatti concreti probabilmente per i veti incrociati tra le forze parlamentari. La pazienza degli olivicoltori è finita - è stata la sua dichiarazione d'intenti-, la manifestazione pacifica di Roma, convocata nel giorno di San Valentino intende ribadire l'amore per la terra, sarà l'ultima chiamata per la politica».
Giovinazzo sarà presente, come è stata presente in questi giorni a Ruvo di Puglia e Bisceglie per far sentire la propria voce, a difesa del comparto probabilmente più importante dell'economia locale. E l'unità di intenti tra manifestanti e politica, al momento senza distinzioni di colori, fa ben sperare. L'olivicoltura è in grossa crisi e non può morire, di mezzo c'è il sostentamento per decine di famiglie anche di Giovinazzo.
La manifestazione inizierà alle 10.00 in piazza Santi Apostoli e le stime ufficiose parlano di almeno 5.000 olivicoltori. Per Giovinazzo ci sarà il gonfalone della città ed a guidare la delegazione sarà il Consigliere comunale Claudio Spadavecchia, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale. Avrebbe dovuto esserci anche l'Assessore alle Attività Produttive, Salvatore Stallone, bloccato in Puglia da lievi problemi fisici.
Durante la mattinata e nel pomeriggio sono previsti clamorosi gesti simbolici e pacifici per indurre il governo ed i Parlamentari ad intervenire con decreti d'urgenza e misure importanti per dare ossigeno ad un comparto in grande difficoltà a causa di gelate, xylella e frodi sui mercati.
«Non possiamo più aspettare, le aziende solo al collasso, le famiglie difficilmente arrivano a fine mese, esigiamo risposte e tempi certi ai tanti problemi che hanno distrutto l'olivicoltura negli ultimi tempi», ha dichiarato il portavoce dei gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli
«Siamo arrabbiati e delusi - ha spiegato - perché dopo un mese di mobilitazione non c'è ancora un solo provvedimento a favore del nostro settore, simbolo del Made in Italy, ma solo buone intenzioni che non si traducono in fatti concreti probabilmente per i veti incrociati tra le forze parlamentari. La pazienza degli olivicoltori è finita - è stata la sua dichiarazione d'intenti-, la manifestazione pacifica di Roma, convocata nel giorno di San Valentino intende ribadire l'amore per la terra, sarà l'ultima chiamata per la politica».
Giovinazzo sarà presente, come è stata presente in questi giorni a Ruvo di Puglia e Bisceglie per far sentire la propria voce, a difesa del comparto probabilmente più importante dell'economia locale. E l'unità di intenti tra manifestanti e politica, al momento senza distinzioni di colori, fa ben sperare. L'olivicoltura è in grossa crisi e non può morire, di mezzo c'è il sostentamento per decine di famiglie anche di Giovinazzo.