"Finestre", si chiude stasera la personale di Nicole Depergola

Nicole Depergola, fotografa appassionata, di Giovinazzo, si presenta con questa prima mostra fotografica, allestita nella cornice intrisa di antichità del chiostro del San Martin Hotel situato nel centro storico di Giovinazzo.

I suoi inizi da autodidatta hanno lasciato il posto a tanta dedizione per l'arte fotografica che si sviluppa con i corsi professionali che lei segue frequentemente. Nicole Depergola si occupa di music photography, effettua reportage in festival musicali pugliesi oltre a collaborare con varie riviste del settore musicale sempre in ambito fotografico.

Un suo scatto è in esposizione al PhEST, festival internazionale di fotografia e di arte a Monopoli, mentre a novembre a Parigi parteciperà ad una collettiva di fotografia della durata di tre giorni. La finestra, oggetto oltre che elemento di trasmissione di stati d'animo, è protagonista della mostra fotografica suddivisa in dittici, ogni opera è composta da due fotografie unite dallo stesso contenuto.

La visita guidata da noi compiuta all'esposizione è stata accompagnata dalla lettura critica di Caterina Carrozzo, curatrice della mostra fotografica di Nicole Depergola. La finestra è un'oggetto che ci fa aprire al mondo e che, al contempo, ci protegge da esso.

Il viaggio compiuto da Nicole Depergola comprende il periodo prima, durante e dopo il lockdown in cui, dalla chiusura che l'essere umano ha vissuto, in uno stato di forte smarrimento emotive, si passa pian piano attraverso un percorso di transitorietà e di scoperta in cui cercare di aprirsi anche in condizioni estreme, non facili da vivere.

All'inizio del percorso espositivo viviamo quel momento in cui riflettere sulla chiusura, sullo smarrimento dell'animo umano, sul "sentirsi in gabbia" smarriti perché privati della libertà. Ecco che abbiamo apprezzato "9-3-2020" data che segna l'inizio del lockdown; poi ancora "Never Seen Party" che racconta di una "festa mai vista" per l'impossibilità di festeggiare.

Gli effetti cromatici scuri hanno quel qualcosa di particolare quando incontrano la linea dell'orizzonte che può far pensare di aprirsi al mondo. Le foto sono tutte molto belle, sono state realizzate sia in digitale che in analogico, hanno ambientazione a Ostuni, città cara a noi pugliesi e a Nicole Depergola, che lì ha trascorso il lungo periodo di lockdown, per cui la bellezza paesaggistica le è stata fonte di ispirazione che personalmente abbiamo apprezzato.

La maggior parte delle foto è stata scattata nell'anno 2020 e ha racchiuso un anno con tutti i passaggi temporali di restrizioni e norme anti Covid-19. La mostra fotografica ha voluto raccontare, attraverso il talento della giovane fotografa, quello che la mente umana ha visto, ha assorbito in quel periodo e l'esperienza che ognuno di noi si è trovato a vivere.

Non è il racconto del lockdown, questo ci teniamo a precisarlo, ma il racconto e la disamina tra luci, ombre, colori e stati d'animo attraverso l'oggetto finestra. Il mandorlo in fiore, alla fine della primavera e la tenda bianca aperta sono espressione del passaggio chiave: dalla chiusura all'apertura.

Con i cromatismi dell'opera "Andrà tutto bene" si chiude questo viaggio introspettivo in cui noi abbiamo trovato vari elementi in comune. La riflessione finale è espressa in un pensiero critico di Caterina Carrozzo che porgiamo ai nostri lettori: «La finestra è l'introspezione proiettata verso uno sprigionamento dell'anima, punto di vista inequivocabilmente orientato verso un trasparente bisogno di libertà».

La mostra fotografica potrà essere visitata stasera nel suo ultimo giorno di esposizione nel San Martin Hotel di Giovinazzo.