I Carabinieri
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Cronaca

Fermato per strada con la droga, a casa della nonna trovata una pistola

Nei guai un 16enne: i Carabinieri, dopo aver trovato 11 grammi di cocaina, hanno scoperto molto altro nella successiva perquisizione

Tutto ha avuto inizio da un quotidiano controllo per strada, a Giovinazzo. Era ormai sera quando i Carabinieri, nell'ambito dei controlli per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga, hanno deciso di fermare un 16enne del posto, poi arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

E in manette, per detenzione abusiva di arma comune da sparo e ricettazione, è finito anche il padre, 51enne: nella cantina della casa della madre dell'uomo, che da anni lavora al centro Italia, i militari hanno trovato una pistola calibro 7.65. I fatti sono avvenuti il 29 aprile, quando una gazzella della Stazione ha fermato un 16enne. I militari si sono trovati davanti a delle circostanze sospette: il fatto che di fronte avessero un minore noto e che addosso avesse 11 grammi di cocaina.

A quel punto, il passo inevitabile: una perquisizione nel suo domicilio, in via Di Vittorio, e nella casa della nonna paterna, in via Piano. Le intuizioni hanno assunto una forma concreta una volta avuto accesso nella seconda abitazione. Giunti in casa, e iniziata una certosina ricerca nelle stanze, i militari hanno ficcato il naso in uno scantinato, «pertinenza della abitazione della nonna paterna» del minore trovando altra cocaina, ma anche hashish e, dulcis in fundo, persino una pistola.

Per la precisione, i militari hanno sequestrato 34 involucri di plastica sigillati con nastro adesivo di cocaina, del peso lordo di 13,8 grammi, e ulteriori 13 involucri di plastica sigillati con nastro adesivo di hashish, del peso lordo di 17,2 grammi. Ed ancora: un pezzo di hashish del peso lordo di 5,5 grammi, tre pezzi di hashish del peso di 1,2, 1,3 e 1,2 grammi, per un peso complessivo di 3,7 grammi, oltre ad un coltello da cucina con la lama intrisa di resti di hashish. Tutto sequestrato.

Così come sotto sequestro è finito l'oggetto forse più interessante, una pistola marca Steyr col caricatore inserito e 3 proiettili di cui uno incamerato calibro 7.65: l'arma, risultata rubata a giugno 2015 a Bitritto, era «perfettamente funzionante». All'interno dello scantinato c'erano anche 4 bossoli calibro 5.56 Nato. Il 51enne e il 16enne, entrambi difesi dall'avvocato Marco Di Bartolomeo, sono stati quindi arrestati: il primo è stato trasferito nel carcere di Bari, il secondo ai domiciliari.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giacomo De Raho, su richiesta della difesa, ha sostituito l'ordinanza carceraria con quella ai domiciliari, mentre per il figlio, la gip del Tribunale per i Minorenni di Bari, Antonia Salamida, ha disposto il collocamento in comunità per ogni idoneo intervento rieducativo.
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