Turismo
Coronavirus, Emiliano: «In Puglia accessi alle spiagge saranno regolati»
Il Governatore: «Sarà una stagione estiva dignitosa. Conto molto sugli imprenditori balneari»
Puglia - giovedì 16 aprile 2020
05.30
«Sarà una stagione estiva dignitosa, conto molto sugli imprenditori balneari». A dirlo è Michele Emiliano, Governatore della Regione Puglia, intervenuto ieri in diretta a Mattino Cinque.
Il presidente pugliese, poi, è si è soffermato su quello che accadrà negli stabilimenti balneari durante la bella stagione: «Stiamo pensando - ha detto ancora Emiliano - anche a un limite di capienza sulle spiagge, probabilmente bisognerà regolare gli accessi. Con gli elicotteri dall'alto potremo verificare il rispetto delle regole». Un tema che inizia a divenire "caldo" anche a Giovinazzo, dove i gestori dei lidi chiedono garanzie per il futuro delle loro imprese e per i loro dipendenti.
Non c'è, infine, da escludere un intervento degli imprenditori e degli addetti balneari anche per quanto riguarda gli spazi marittimi al di là dei lidi: «Potremmo fare un accordo con loro anche per le spiagge libere - ha spiegato - perché anche lì serviranno regole e disciplina». Emiliano, ha aggiunto che «per noi la questione del mare può essere un'occasione importante per rilanciare il turismo perché abbiamo la possibilità di distanziare bene tutti gli insediamenti. Anche la nostra rete alberghiera è fatta di migliaia di masserie, case, b&b che separano le persone. Quindi, in teoria la Puglia è fruibile questa estate e può dare una boccata d'ossigeno alla nostra economia».
Nel frattempo, la Regione Puglia ha emanato un'ordinanza che regolamenta l'allestimento delle strutture balneari nella stagione pre-estiva: «Con riferimento ai parchi acquatici, agli stabilimenti balneari e alle concessioni demaniali marittime, previa comunicazione al Prefetto, è ammesso l'accesso da parte dei titolari, di personale dipendente o terzi delegati esclusivamente per lo svolgimento di interventi di manutenzione, sistemazione, pulizia, installazioni e allestimenti delle spiagge, senza esecuzione di modifiche o nuove opere, purché gli stessi siano svolti all'interno dell'area in concessione. È fatto obbligo di adottare ogni misura di contrasto e contenimento della diffusione del contagio negli ambienti di lavoro», si legge nel documento che riportiamo sotto il nostro articolo.
Il presidente pugliese, poi, è si è soffermato su quello che accadrà negli stabilimenti balneari durante la bella stagione: «Stiamo pensando - ha detto ancora Emiliano - anche a un limite di capienza sulle spiagge, probabilmente bisognerà regolare gli accessi. Con gli elicotteri dall'alto potremo verificare il rispetto delle regole». Un tema che inizia a divenire "caldo" anche a Giovinazzo, dove i gestori dei lidi chiedono garanzie per il futuro delle loro imprese e per i loro dipendenti.
Non c'è, infine, da escludere un intervento degli imprenditori e degli addetti balneari anche per quanto riguarda gli spazi marittimi al di là dei lidi: «Potremmo fare un accordo con loro anche per le spiagge libere - ha spiegato - perché anche lì serviranno regole e disciplina». Emiliano, ha aggiunto che «per noi la questione del mare può essere un'occasione importante per rilanciare il turismo perché abbiamo la possibilità di distanziare bene tutti gli insediamenti. Anche la nostra rete alberghiera è fatta di migliaia di masserie, case, b&b che separano le persone. Quindi, in teoria la Puglia è fruibile questa estate e può dare una boccata d'ossigeno alla nostra economia».
Nel frattempo, la Regione Puglia ha emanato un'ordinanza che regolamenta l'allestimento delle strutture balneari nella stagione pre-estiva: «Con riferimento ai parchi acquatici, agli stabilimenti balneari e alle concessioni demaniali marittime, previa comunicazione al Prefetto, è ammesso l'accesso da parte dei titolari, di personale dipendente o terzi delegati esclusivamente per lo svolgimento di interventi di manutenzione, sistemazione, pulizia, installazioni e allestimenti delle spiagge, senza esecuzione di modifiche o nuove opere, purché gli stessi siano svolti all'interno dell'area in concessione. È fatto obbligo di adottare ogni misura di contrasto e contenimento della diffusione del contagio negli ambienti di lavoro», si legge nel documento che riportiamo sotto il nostro articolo.