Panunzio in allenamento
Panunzio in allenamento
Arti Marziali

Ottavio Panunzio in tv è un salto nel passato del glorioso kickboxing giovinazzese (FOTO)

Ospite in una nota trasmissione di un'emittente regionale, ha risvegliato passioni che sembravano sopite ed ha portato ad alcune considerazioni

Un colpo al cuore, un salto di trent'anni e passa, venerdì scorso in un seguitissimo programma tv: ospite nientemeno che il Maestro Ottavio Panunzio. Ovvero quel Campione del Mondo che, insieme ai suoi amici, ha scritto più volte a lettere d'oro il nome di Giovinazzo in quella Kickboxing che proprio dalla Puglia riempiva le pagine dei giornali anche nazionali ed ha avuto passaggi televisivi pure sulle più importanti emittenti.

Ci fossero stati allora i social attuali, sia Panunzio che i nostri concittadini saliti sul tetto del Mondo e d'Europa, come Vincenzo Giordano e Meo Bonvino (giusto per citare I più importanti) sarebbero stati certamente delle star del web con milioni di followers. Stiamo infatti parlando delle punte di diamante di quella "Scuola Giovinazzese di Kickboxing" che, facendo perno intorno al m° Angelo Magrone, cominciava ad affermarsi con un suo proprio nome pur in una regione in primo piano in questo sport. Altri tempi, e con altri valori più naturali e riconosciuti, si era acceso un riflettore sulla Kickboxing, invece tornata ingenerosamente nell'ombra e nel novero dei cosiddetti "sport minori" (come molti altri, soprattutto se individuali e fraintesi) per la poca attenzione, non sappiamo quanto incolpevole, dell'informazione in generale. Niente di nuovo alla luce del sole, basti pensare alla Scherma di cui nessuno poi parla, salvo quando il nostro Paese fa bottino di medaglie alle Olimpiadi o ai Campionati Europei e Mondiali.

E come potrebbe avvenire fra non molto - questa la nostra anticipazione esclusiva - pure per la Kickboxing poiché, finalmente, qualcosa si sta muovendo a livello del CONI, nella prospettiva di un inserimento tra gli sport olimpici, e a giusta ragione, di ben regolamentate specialità di quella "boxe mani e piedi" che, numeri alla mano, vanta nel Mondo centinaia di milioni di appassionati e praticanti nelle sue infinite declinazioni. Nè può dunque considerarsi un caso, nel marasma di sigle che sta alla fine danneggiando un po' tutte le specialità del "contact", la nascita della FIKBMS (Federazione Italiana Kickboxing MuayThay Savate e Sambo) che, ufficialmente riconosciuta dal CONI, mettesse ordine all'intero settore dando inoltre tutta la credibilità che meritano singolarmente tutti questi "sport nazionali" di nicchia e di riferimento.

Una Puglia che comunque torna ancora una volta protagonista, anche per questo straordinario sogno olimpico, grazie ai tanti campioni che ha espresso nel passato. A cominciare, se vogliamo, proprio dal m° Donato Milano, ora meritatamente tra i vertici della Federazione e che non a caso ha scelto come Centro Federale Regionale della FIKBMS, l'attrezzatissimo Centro Sportivo Kendro di Triggiano dove insegna Panunzio e che, appena qualche settimana fa, ha ospitato uno stage tecnico «praticamente storico» con il m.° Luca Martorelli, attuale campione del Mondo Wako di Kick Light e n.°1 nel racking mondiale in ben due specialità fino ai 78 kg. A ruota, sette giorni dopo, un'altra importante manifestazione promozionale ed anch'essa fortemente voluta dal nostro pluricampione internazionale Panunzio (nonché Responsabile Puglia dei Tecnici) insieme al m.° Vittorio Cardone e al Presidente Regionale FIKBMS, Gianni Laterza.

Chiaro l'intento di spiegare e coinvolgere quante più persone possibile - e pure con il preciso scopo di creare un vivaio di giovani promesse -, felice la scelta di una nota palestra della popolosa BAT, vista la partecipazione insieme all'ospite della kermesse (la Fitness & Fighters) di altrettanto prestigiose realtà persino di fuori provincia che, guardando in modo lungimirante anche ad un futuro agonistico, già sono confluite nella FIKBMS. Cosa che di per sè dimostra più che ampiamente pure la netta distanza che si vuol creare tra la Kicboxing e le eccessive derive che ha poi preso nello strapagato e variegato circo degli spettacoli di combattimenti professionali o addirittura tout – court.

Due specialità olimpiche da proporre, Point fight e full contact, quali punto di sintesi di discipline con un immenso background culturale e valoriale, quello cui si tende è affermare uno sport che abbia contenuti anche fortemente educativi perché «se da un lato è in grado di promuovere l'autostima e la sicurezza personale di chi lo pratica – così il m° Panunzio - allo stesso tempo insegna disciplina, autocontrollo, spirito di squadra e rispetto assoluto della persona umana».

Quanto basta, cioè, per star bene con se stessi e gli altri, ma senza sacrificare la propria individualità né, per questo, venir meno ai migliori principi civili su cui si fonda la nostra collettività. Un Panunzio ancora in forma smagliante, nonostante gli anni denunciati tranquillamente in tv, e persino in grado di sfoggiare con incredibile scioltezza alcuni dei colpi che gli guadagnarano l'ammirazione mondiale sui ring, a questo punto inutile aggiungere altro se non un doveroso ad maiora a lui. Ma anche, e soprattutto, alla Federazione cui fa capo ed al CONI che, con i loro sforzi, potrebbero portare valore aggiunto, in termini di novità e pubblico, a dei Giochi Olimpici che, dicendola tutta, non ne hanno che da guadagnarci.

Nella nostra gallery alcune foto "d'annata" che ripercorrono l'esperienza giovinazzese.
6 fotoTutto il bello della kickboxing giovinazzese
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