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Scuola

Il saluto di Maria Restivo alla comunità scolastica di Giovinazzo

Una delle storiche maestre, con incarichi anche in politica, ha lasciato l'insegnamento

L'anno scolastico è nel pieno della sua operatività.
Il nostro quotidiano web ha deciso di ospitare il saluto che la maestra Maria Restivo rivolge, seppur con un pizzico di nostalgia, alla comunità scolastica di Giovinazzo. Dopo quarantatré anni di servizio in quella che prima si chiamava Scuola Materna, e da un po' di anni è divenuta Scuola dell'Infanzia, è giunto per la nota insegnante, di origine casertana e giovinazzese d'adozione, il momento della meritata pensione.
Sulle pagine di GiovinazzoViva Maria Restivo si lascia andare a ricordi, ad emozioni che le fanno ripercorrere tutta la sua esperienza professionale nella scuola.
Noi ricordiamo anche i suoi numerosi incarichi che l'hanno vista impegnata al fianco dei dirigenti scolastici che hanno guidato quelli che prima erano Circoli Didattici ed ora (altro cambiamento) sono Istituti Comprensivi di Giovinazzo. Maria Restivo è stata anche donna pubblica, eletta Consigliera comunale, ha anche ricoperto l'incarico di Assessore alla Pubblica Istruzione e poi ha ricevuto una delega alla Cultura sotto la Giunta guidata da Antonello Natalicchio.
Di seguito il messaggio che ha voluto lasciare alla città tutta, alle famiglie ed ai ragazzi per cui ha fatto da pedagoga ed ha visto crescere fino a diventare uomini e donne di oggi.

L'EREDITÀ - L'IMPORTANZA DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

Il giorno di dire "addio" alla scuola è arrivato; una vita per la scuola, con la scuola, in particolare per la mia scuola, la Scuola dell'Infanzia. Nel mio lungo percorso di vita professionale ho vissuto una scuola conosciuta come "asilo" e lentamente l'ho vista diventare la scuola dei contenuti, degli apprendimenti e soprattutto piena di valori educativi fino ad acquisire una sua dignità. Oggi che sono fuori dai "giochi" posso dire che negli ultimi anni ho avuto la certezza che la scuola, in tutti i suoi gradi, stesse vivendo un periodo di crisi dei valori che essa rappresenta, in special modo dal punto di vista dei rapporti fra scuola e famiglia: dissapori, incomprensioni e soprattutto in molti casi violenza fra adulti e di conseguenza fra i ragazzi (bullismo, suicidi, aggressioni…). Bisogna far sì che i ruoli non si confondano e non si sovrappongano. Ognuno dovrebbe rientrare nel suo ambito di competenza, come ho sempre detto ai "miei" genitori: io faccio la maestra e assolutamente non insegno a nessuno come fare il genitore, ad ognuno la sua parte ed il suo ruolo.
Impariamo a guardare i nostri figli con occhi amorevoli ma con oggettività. I genitori non sono amici dei propri figli. Gli amici sono altro.


IL SALUTO

Sento il bisogno di ringraziare con stima e rispetto tutti i dirigenti scolastici che ho conosciuto, che mi hanno dato la possibilità di ricoprire ruoli che mi hanno arricchito professionalmente e umanamente; ringrazio chi mi ha dato la possibilità di ricoprire ruoli di responsabilità in ambito politico che ho sempre cercato di svolgere con lealtà e onestà; ringrazio i genitori per la stima e l'affetto che mi hanno dimostrato, le mie colleghe- amiche di una vita della Scuola dell'Infanzia "San Tommaso" e i colleghi dei due Istituti Comprensivi con i quali ho avuto la possibilità di esprimermi nella mia lunga esperienza di maestra. Un saluto voglio dedicarlo in particolare alla maestra Lina Serrone, anche lei in pensione da quest'anno come me, la persona con cui ho percorso la mia vita privata e professionale. Insieme abbiamo condiviso esperienze, innovazioni didattiche, ma in special modo: emozioni, affetti e soddisfazioni professionali. Mi sia consentito alla fine di ringraziare i miei bambini, tanti ormai uomini e genitori, gli adolescenti, i ragazzi e i più piccoli. Senza di loro non avrei potuto fare e vivere l'esperienza più bella che una maestra possa fare: Insegnare. La cosa più bella è il loro largo sorriso quando m'incontrano ed anche a quarant'anni mi dicono: CIAO MAESTRA.
  • Maria Restivo
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