Ragazzi giocano a basket
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Vita di città

Giocano a basket dopo le 22: il Sindaco chiede ai ragazzi senso civico

Tommaso Depalma si è presentato in piazzetta don Tonino Bello dopo segnalazioni le dei residenti

Un campo da street-basket, lì dove c'era il nulla fino a qualche tempo fa, è una novità che non poteva non attirare tanti ragazzi del rione Immacolata, ma anche di altre zone di Giovinazzo. Ma poi gli schiamazzi legati all'enfasi con cui si gioca hanno iniziato a prolungarsi ben oltre le 22.00 ed i residenti del quartiere si sono lamentati col Sindaco, Tommaso Depalma.

Lo stesso primo cittadino ha raccontato dal suo profilo Facebook ufficiale che ieri sera, 7 giugno, ha fatto visita loro ed ha cercato nei più giovani senso civico, responsabilità, comprensione.

«Già nei giorni scorsi - ha spiegato Depalma -, avevo incontrato un gruppo di ragazzi che frequentano la piazzetta don Tonino Bello, che dopo la sua riapertura è diventato un luogo di aggregazione per grandi e piccini. Avevo già spiegato loro che avremmo dovuto imparare a convivere nel rispetto reciproco.Il loro sacrosanto diritto di svagarsi e giocare con gli amici, con l'altrettanto indiscutibile diritto dei residenti della zona di non essere molestati da rumori e schiamazzi fino a tarda notte».

Depalma ha quindi raccontato di essersi recato in zona alle 22.00 e di essersi confrontati con i giovani, senza voler imporra (per ora) nulla, ma richiamandoli ad una maturità di cittadini che si è resa necessaria: «Con grande tranquillità, li ho chiamati e ci siamo parlati, condividendo che era ora di tornare a casa. Ho spiegato loro - ha continuato il Sindaco - che vorrei fidarmi del buon senso dei cittadini e che insieme dobbiamo imparare a convivere.

Ho riferito che sarebbe giusto che dalle 13 alle 17 si evitasse di giocare
- sacrosanto e idea condivisa da tantissimi giovinazzesi per quel che riguarda la stagione estiva, in cui la vita riprende a fluire per il caldo dopo le 17.00 - , così come, penso che dopo le 22 di sera, sia giusto tornare alle proprie case o fermare le loro belle e avvincenti sfide. Senza imposizioni, ma guardandosi negli occhi».

Mi è sembrato che fossero consapevoli delle loro responsabilità, nell'aiutarci a mantenere un equilibrio di civiltà che tenga conto delle esigenze di tutti
- ha quindi fatto sapere Depalma - . Per noi è certamente gratificante vedere un'area periferica più viva e vissuta che mai, ma è altrettanto importante, garantire il giusto rispetto e ordine a chi risiede e vive in quel posto».

«Voglio fidarmi dei ragazzi
- è stata la sua riflessione che non guarda ad un modello repressivo, ma a coinvolgerli il più possibile - e come loro riferito, per il momento voglio evitare di usare la repressione, perché alla fine, parliamo di svago e di convivialità. Sarebbe bello trovare da soli il giusto equilibrio. Diversamente, faremo nella maniera tradizionale».

La maniera tradizionale, fatta intravedere dal Sindaco, sarebbe quella di una «una rigida regolamentazione, che inevitabilmente limiterà alcune possibilità e vedrà l'elevazione di sanzioni a chi non rispetta le regole imposte. Dico la verità -
ha concluso Tommaso Depalma - , vorrei tanto evitarlo e dimostrare a noi stessi che siamo capaci di capirci gli uni con gli altri e di costruire insieme, senza conflitti la città del domani».

Il nostro auspicio è che i giovani e giovanissimi che frequentano quel campetto da basket possano stupirci, divenire loro stesse sentinelle pacifiche di un bene comune. È giusto provarci, evitando luoghi comuni sui ragazzi e sulle ragazze che spesso affollano anche i nostri scritti. È ora che provino a prendersi qualche responsabilità, è ora di vederli pronti ad essere cittadini attivi.

Nelle prossime settimane cercheremo di capire come sta andando.
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