Il Comune di Giovinazzo
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Scuola

Buoni lavoro, al via il bando d’accesso

Destinatari sono gli operai disoccupati e gli studenti

Il bando per i "cantieri di servizio" è stato indetto venerdì scorso ed è indirizzato agli studenti e agli operai che vivono in stato di particolare disagio. Quella dei buoni lavoro è una formula che l'amministrazione comunale ha voluto individuare per "aiutare" i disoccupati o chi è in cerca di una prima occupazione, con la logica dello scambio.

Non più l'erogazione di contributi per così dire a fondo perduto, ma un aiuto economico in cambio di servizi necessari alla città. «Formeremo due diverse graduatorie - fa sapere l'amministrazione comunale - per un totale di 39 lavoratori, operai e studenti, appunto, e 100 ore lavorative». Alle graduatorie potranno accedere cassintegrati, titolari di indennità di disoccupazione, gli iscritti nelle liste della disoccupazione speciale per l'edilizia, e i lavoratori in mobilità, i lavoratori in regime di part-time. I titolari di contratti di lavoro a tempo parziale possono svolgere prestazioni lavorative di natura accessoria nell'ambito di qualsiasi settore produttivo, con esclusione della possibilità di utilizzare i buoni lavoro presso il datore di lavoro titolare del contratto a tempo parziale.

Tra le altre categorie di prestatori d'opera individuati che potranno beneficiare dei buoni lavoro, ci sono gli inoccupati, i titolari di indennità di disoccupazione, i titolari di disoccupazione speciale per l'agricoltura, i lavoratori autonomi, i lavoratori dipendenti pubblici e privati. Il limite massimo del compenso economico è stabilito in 5.050 euro netti per ogni lavoratore, a meno che non percepisca altro sostegno economico. In questo caso il buono lavoro scende a 3.000 euro percepibile nell'arco dell'anno solare. I voucher saranno disponibili per le piccole manutenzioni ordinarie come a titolo d'esempio la riverniciatura ringhiere o le colmature di buche stradali con asfalto a freddo.

Per gli studenti tra i 16 e 25 anni, questa la fascia d'età individuata, l'erogazione dei buoni lavoro è limitata al periodo di vacanza scolastica. A loro sarà affidato il compito di catalogare in modo informatico i libri depositati presso la sala san Felice e altre mansioni di tipo amministrativo riguardanti il settore della cultura. «Il bando - ha affermato il vice sindaco Michele Sollecito - si sostiene soprattutto grazie all'apporto dei fondi del Piano Sociale di Zona dove appositamente avevamo programmato le risorse per l'obiettivo dell'inclusione socio-lavorativa. Sono particolarmente soddisfatto per la misura riservata agli studenti destinatari di buoni lavoro per mansioni culturali. Siamo tra i primi comuni a valorizzarli con l'erogazione dei voucher. Il progetto loro riservato, stavolta in fase "sperimentale", è ben più ampio e sicuramente riguarderà eventuali prossimi bandi per mettere in rete finalmente il catalogo dei libri collocati anche si in modo sparso sul territorio giovinazzese partendo dai libri del fondo "don Filippo Roscini", passando per la ricca biblioteca del liceo classico "Matteo Spinelli" sino ai libri posseduti dalla scuola media».

E in sinergia con l'assessore alla cultura Mariana Paladino, Sollecito annuncia la volontà dei creare una biblioteca comunale. Le basi sarebbero proprio nella catalogazione di tutti quei testi che attualmente sono sparsi tra le varie scuole e la sala San Felice. Le domande per l'accesso al bando per i buoni lavoro, si possono consegnare all'ufficio protocollo sino alle ore 12.00 di martedì 2 marzo. Maggiori informazioni si trovano sul sito web del Comune e presso l'Ufficio Urp al pian terreno del Palazzo di Città.
  • buoni lavoro
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