Un grande domenicano

Giovinazzo ieri sera ha festeggiato il Beato Nicola Paglia

martedì 17 febbraio 2015 9.57
A cura di Gianluca Battista
«Nicola Paglia è stato un grande domenicano». Le parole, pronunciate con grande emozione ed enfasi, sono quelle di monsignor Luigi Martella, durante la solenne celebrazione in onore del Beato.

Ieri sera, alla presenza delle massime autorità cittadine politiche e militari, Giovinazzo ha voluto festeggiare il suo figlio prediletto, per la prima volta il 16 febbraio e non più in agosto. La figura di quello che per molti giovinazzesi è già Santo è stata ricordata dal pastore della diocesi Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi, Ruvo di Puglia. Per monsignor Martella «Nicola Paglia era uomo colto, che conosceva bene le lingue antiche, chiave essenziale per conoscere le Sacre Scritture». Il Beato, nato a Giovinazzo nel 1197, già nel 1230, poco più che trentenne, ricevette l'incarico di terzo Provinciale per quella che veniva definita la Provincia domenicana Romana e che comprendeva un vastissimo territorio, dalla Toscana alla Sicilia.

Si distinse in tutto: per capacità di evangelizzare, per il suo forte carisma spirituale e per l'approccio caritatevole ai più bisognosi. Il vescovo ha voluto ricordare quanto l'intero Ordine domenicano spinga per una sua canonizzazione. Esempio lampante è rappresentato dalla consegna del plico del suo processo di beatificazione, avvenuto a Roma nella mani di sua Eccellenza, nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Quel processo di canonizzazione che anche i giovinazzesi attendono con ansia, completamento di un percorso virtuoso che renda il definitivo omaggio ad una figura definita di «primissimo livello» nell'intera storia della fraternità domenicana, vista la vicinanza con San Domenico di Guzman, fondatore dell'Ordine.

Dopo la partecipata celebrazione, l'intera comunità si è stretta intorno al busto del Beato, portato in processione per le strade cittadine col contorno di tutte le confraternite locali. Giovinazzo si è scoperta unita nel festeggiare l'uomo il cui culto cresce dal 26 marzo 1828, data in cui Papa Leone XII ne sancì definitivamente l'ufficialità. Riposa in San Domenico Vecchio a Perugia, ma il Beato Nicola Paglia resta fortemente presente nei cuori e nelle preghiere dei giovinazzesi.
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