«Per dovere di verità», parla Angelo Depalma

Il giorno dopo il terremoto in casa AFP,  l'allenatore esonerato fa alcune precisazioni

martedì 23 dicembre 2025 1.09
A cura di Giuseppe Dalbis
Domenica pomeriggio, all'indomani dell'ultima gara del 2025 e a pochi giorni dal Natale, la resa dei conti nell'AFP Giovinazzo è venuta fuori con una serie di comunicati.

Esonero per il tecnico Angelo Depalma, dimissioni per il vicepresidente e direttore sportivo Sabino Dangelico e il direttore generale Vito Favuzzi.

Tra commenti e ricostruzioni fantasiose e di parte, Depalma, che poco più di un anno fa ha preso una realtà in crisi di risultati e l'ha portata prima a partecipare ai playoff e recentemente ad accedere ai quarti di finale di WSE Trophy, ha voluto ricordare il suo percorso «per quello che vale e per quanta verità rimane tra intelligenza artificiale, commenti da bar dello sport e profili fake».

L'allenatore al primo giorno senza panchina ha puntualizzato che «la squadra, non è mai stata al completo e nel pieno del suo potenziale, una squadra già allestita tra tagli e sacrifici in estate, poi decapitata e privata di alcuni dei suoi elementi principali tra infortuni e squalifiche...». Chiaro il riferimento all'addio in estate di Veludo, Colamaria e Tabarelli che tante volte erano stati determinanti, e alle assenze di Amato e Mura di quest'anno.

«In corso d'opera - ha aggiunto - altri due atleti in rosa non hanno più potuto allenarsi costantemente per giustificabili motivi di lavoro;
il nostro ottavo uomo, grande merito al ragazzo per la costanza e la dedizione, è presto diventato un giovane atleta pescato all'ultimo momento dalla Under 15».

Le assenze non sono però state citate come alibi: «Nonostante ciò la squadra ha sempre giocato, cosa riconosciuta da tutti, a buonissimi livelli, abbiamo tenuto testa a Trissino, Lodi, Viareggio e Bassano, le prime della classe, andando anche in vantaggio, persino in doppio vantaggio, a dimostrazione del fatto che ciascuna gara è stata preparata in pista e in video con dovizia di particolari. In altre situazioni la squadra è andata invece in svantaggio e, mantenendo sempre i nervi saldi, ha riaperto la contesa e recuperato. Ci siamo guadagnati, contro un vero osso duro di avversario, l'accesso ai quarti di finale di una competizione europea».
In merito alla diatriba tra atleti locali e stranieri da schierare in pista, l'ha definita «semplicemente stucchevole, oltremodo annosa; la gente ti critica se rinforzi in squadra non ne hai, ti critica ancor di più se quei rinforzi li hai e li fai giocare. Semplicemente si deve capire una volta per tutte che una A1 senza stranieri non la puoi affrontare e dall'altra parte si deve anche comprendere che Giovinazzo probabilmente non avrà mai 10 professionisti in rosa, che una squadra senza gli atleti locali non la fai e che i giovinazzesi studiano o lavorano. Concetto semplice, ebbene ancora incomprensibile».
Quando le cose non vanno, è risaputo, il primo a pagare è l'allenatore ma Depalma si separa «con tutta la serenità e la consapevolezza di chi sa di avere fatto tutto il possibile e di avere dato tutto non lasciando nulla al caso, facendo l'allenatore e anche qualcosa in più. Preferisco sempre rimanere me stesso e tirar fuori la parte migliore di me, preferisco sempre metterci la faccia piuttosto che nascondermi».

Lo storico ex capitano, che da qualche anno si accomoda a bordopista per dirigere la squadra, lasciando trasparire tutta la sua delusione ha concluso: «Forse pago oltre misura, forse pago ingiustamente ho subito sicuramente colpi bassi. Fa niente, le mie spalle già belle larghe si rinforzano ulteriormente, sono tutti insegnamenti i cui frutti si raccolgono nella vita prima che nello sport».

Angelo Depalma sarà sicuramente corteggiato da nuovi estimatori, nel frattempo l'AFP Giovinazzo dovrà trovare quanto prima il suo successore per non perdere giorni preziosi di lavoro in vista del ritorno all'hockey giocato previsto per l'Epifania.