Tangenti all'Asl Bari, due condanne e otto patteggiamenti. I NOMI
Le pene più alte sono per i funzionari Sansolini e Iacobellis che hanno patteggiato 5 anni. Un anno fa gli arresti
mercoledì 17 dicembre 2025
8.22
Si è concluso con 2 condanne e 8 patteggiamenti il procedimento sul presunto giro di tangenti nella Asl di Bari. Il giudice per l'udienza preliminare Valeria Isabella Valenzi ha inflitto 4 anni e 6 mesi di reclusione a Concetta Sciannimanico, riconosciuta colpevole di associazione per delinquere e di un episodio di corruzione.
Secondo l'impostazione accusatoria, l'ex funzionaria non avrebbe avuto un ruolo di vertice nel gruppo, ma avrebbe comunque preso parte al meccanismo illecito. La vicenda è quella relativa ad un presunto giro di tangenti - pagate in soldi, regali e ristrutturazioni - in cambio di affidamenti e appalti, tra cui i lavori all'ospedale San Paolo e la Casa della Salute di Giovinazzo. Condannato anche Giuseppe Rucci, consulente di una società di prodotti medicali, alla pena di 3 anni di carcere.
Nel processo si sono costituite Regione Puglia e Asl di Bari come parti civili. Gli imputati condannati dovranno risarcire i danni. Il giudice ha inoltre disposto la riconsegna delle borse di lusso sequestrate a Sciannimanico. Ratificato il patteggiamento per altri 8 imputati: le pene più alte sono per Nicola Sansolini e Nicola Iacobellis (all'epoca dei fatti direttore dell'unità di Ingegneria Clinica il primo e responsabile dell'unità Edilizia Sanitaria il secondo), che hanno patteggiato 5 anni.
3 anni la pena patteggiata da Paola Andriani, moglie di Iacobellis. Per i 5 imprenditori coinvolti le condanne variano tra 3 anni e 8 mesi e 2 anni e 6 mesi: Giovanni Crisanti ha patteggiato 3 anni e 8 mesi, Ignazio Gadaleta 3 anni, Nicola Minafra 3 anni e 3 mesi, Nicola Murgolo 2 anni e 8 mesi, Cataldo Perrone 2 anni e 6 mesi.
Secondo l'impostazione accusatoria, l'ex funzionaria non avrebbe avuto un ruolo di vertice nel gruppo, ma avrebbe comunque preso parte al meccanismo illecito. La vicenda è quella relativa ad un presunto giro di tangenti - pagate in soldi, regali e ristrutturazioni - in cambio di affidamenti e appalti, tra cui i lavori all'ospedale San Paolo e la Casa della Salute di Giovinazzo. Condannato anche Giuseppe Rucci, consulente di una società di prodotti medicali, alla pena di 3 anni di carcere.
Nel processo si sono costituite Regione Puglia e Asl di Bari come parti civili. Gli imputati condannati dovranno risarcire i danni. Il giudice ha inoltre disposto la riconsegna delle borse di lusso sequestrate a Sciannimanico. Ratificato il patteggiamento per altri 8 imputati: le pene più alte sono per Nicola Sansolini e Nicola Iacobellis (all'epoca dei fatti direttore dell'unità di Ingegneria Clinica il primo e responsabile dell'unità Edilizia Sanitaria il secondo), che hanno patteggiato 5 anni.
3 anni la pena patteggiata da Paola Andriani, moglie di Iacobellis. Per i 5 imprenditori coinvolti le condanne variano tra 3 anni e 8 mesi e 2 anni e 6 mesi: Giovanni Crisanti ha patteggiato 3 anni e 8 mesi, Ignazio Gadaleta 3 anni, Nicola Minafra 3 anni e 3 mesi, Nicola Murgolo 2 anni e 8 mesi, Cataldo Perrone 2 anni e 6 mesi.