Pesca ricci di mare, arrivano aiuti per operatori subacquei

Il fermo aveva paralizzato oltre 200 pescatori

venerdì 24 ottobre 2025
Arrivano gli aiuti per gli operatori della pesca colpiti dallo stop alla raccolta dei ricci di mare: un fermo che ha paralizzato 200 pescatori subacquei, un provvedimento nato per tutelare l'ambiente, che tuttavia deve tenere conto anche della necessaria salvaguardia degli operatori del settore.

È quanto afferma Coldiretti Pesca Puglia, in relazione all'approvazione della deliberazione di Giunta Regionale che consente la partecipazione agli aiuti pubblici anche ai lavoratori marittimi in possesso di regolare autorizzazione alla pesca subacquea professionale, nell'ambito delle misure di salvaguardia per la tutela del riccio di mare.
Coldiretti Puglia ha avanzato una proposta concreta per rendere più trasparente e sostenibile il settore della pesca dei ricci di mare: l'attivazione di una piattaforma telematica con comunicazione giornaliera delle vendite. Il sistema, che indicherebbe anche i dati dei destinatari del prodotto, agevolerebbe – sottolinea Coldiretti Pesca Puglia – i controlli da parte delle autorità competenti, consentendo un monitoraggio puntuale del mercato dei ricci. L'obiettivo è creare una sorta di "percorso del riccio di mare", tracciabile e certificato, che in prospettiva potrebbe diventare anche un marchio di qualità riconoscibile per i consumatori.

Durante i mesi di fermo pesca, Coldiretti Pesca Puglia ha inoltre proposto di diversificare l'attività dei pescatori subacquei, sempre più penalizzati dalle restrizioni. Un'ipotesi è quella di impiegarli nella manutenzione e nel ripristino dei fondali marini, attraverso il recupero di reti e altri materiali abbandonati sul fondo, contribuendo così anche alla tutela dell'ambiente marino.

Parallelamente, è necessario intensificare i controlli contro la pesca abusiva e indiscriminata. Coldiretti Pesca Puglia chiede regole più chiare per la produzione e la vendita della polpa di riccio, la cui lavorazione – spesso fuori controllo – danneggia la popolazione di ricci per tutto l'anno. In questa direzione, l'organizzazione propone la creazione di una piattaforma di segnalazione della pesca illegale, che permetta a chiunque di denunciare alle autorità competenti attività sospette o irregolari.

Infine, Coldiretti Pesca Puglia sollecita l'istituzione di un tavolo tecnico permanente tra pescatori subacquei professionali, associazioni di categoria, WWF e Università, per portare avanti attività di monitoraggio, studi e ricerche sull'andamento della riproduzione del riccio di mare.