Il giovinazzese Fabio Scaravilli nel nuovo film di Carlo Verdone con Rocco Papaleo

"Si vive una volta sola" è stato girato in Puglia

giovedì 27 febbraio 2020 2.33
A cura di Marzia Morva
Le occasioni devono essere riconosciute e colte al volo. Ognuno di noi mette in atto le proprie scelte che, se abbinate a ciò che accade a sorpresa possono permetterci di fare esperienze sempre nuove ed interessanti. Su tutto ci deve essere la determinazione nel portare avanti e inseguire propri sogni.
Tutto questo è accaduto nella vita di Fabio Scaravilli, un ragazzo di Giovinazzo, di cui vi scriviamo ancora una volta perché è stato parte di un'esperienza prestigiosa: lavorare con Carlo Verdone.
Il nuovo ed atteso film dell'attore e regista romano dal titolo "Si vive una volta sola", che è stato interamente girato in Puglia in due mesi di riprese, non è tuttavia uscito ieri, 26 febbraio, nelle sale italiane per via dell'emergenza legata al coronavirus. La sua proiezione nei cinema è solo posticipata.
I set sono stati allestiti in scenari paesaggistici naturali che presentano una regione davvero meravigliosa, come lo stesso regista e gli attori (tra cui Rocco Papaleo, Max Tortora e Anna Foglietta) hanno più volte affermato in questi giorni di promozione. Abbiamo incontrato il giovane Scaravilli per farci raccontare di questa sua nuova esperienza e la breve intervista che leggerete è frutto della nostra chiacchierata.

La grande opportunità di far parte di questa agenzia e le possibilità di lavorare in questo mondo molto affascinante: il cinema. Tutto inizia così, è corretto?
Esatto. Ho avuto la possibilità di lavorare e conoscere un fantastico gruppo chiamato Ea Stunt, capitanato da Emiliano Novelli e Samuele Brancato, che ho incontrato la prima volta sul set del "Grande Spirito", film di Sergio Rubini. Poi di lì è nata un'amicizia infinita e un inizio di collaborazione lavorativa in questo mondo a me sconosciuto.

Che ruoli hai ricoperto in questi anni? Ricordiamo i film nei quali hai preso parte?
Molto spesso ho ricoperto ruoli d'azione e maneggio di armi in quanto ex militare, che mi ha permesso di ricoprire un ruolo su parecchi set ( "Il grande spirito", "L' amore non si sa", "Vivi e lascia vivere", "Tulips" per ricordarne alcuni ...). Ed ora è giunta questa possibilità di lavorare in "Si vive una volta sola" di Verdone .

In questa nuova esperienza nel film di un grande professionista come Carlo Verdone, che ruolo ti hanno dato?
In questo fantastico set di "Si vive una volta sola", con il grande Carlo Verdone, ho ricoperto un ruolo non troppo dissimile dai lavori per cui sono tanto conosciuto: infatti ricopro il ruolo di un bodyguard che butta fuori lui e il mitico Rocco Papaleo, scena che mi ha divertito parecchio.

L'amicizia con Rocco Papaleo, il suo carattere estroverso, raccontaci qualcosa…
Qui ci sarebbe un mondo da dire e faccio fatica perché so che avete poche battute a disposizione. Posso confermare che Rocco è un grande uomo sia sul set sia nella vita; ha la capacità di sdrammatizzare qualsiasi cosa accada, è una bellissima persona per cui nutro una stima immensa.

Ci sono anticipazioni su progetti futuri con l'agenzia di Roma per la quale fai lo stuntman?
Al momento non ci sono anticipazioni in merito. L'agenzia EA Stunt è parte di quasi tutti i set della capitale e non. Si tratta di un team composto da professionisti di alto livello tra cui ginnasti, ex atleti dal profilo internazionale, piloti ecc. Si tratta di una grande famiglia a cui mi sento legato e credo che presto possa capitare una nuova occasione.

Che cosa senti di dire ai giovinazzesi, soprattutto ai più giovani?
Che dire ai miei compaesani? Voglio dir loro di sognare e di credere in quello che si fa, ma soprattutto in ciò che può capitare nella vita, cercando di non pensare ai pregiudizi o al pensiero negativo che la gente talvolta può avere vedendovi fare una qualsiasi cosa che però vi rende felici. Fatela comunque!
Vedete me: non mi sarei mai aspettato di arrivare fin qui, di lavorare con personaggi del cinema di questa portata, eppure ci ho creduto, quando magari qualcuno non la pensava esattamente così. Vengo anche io da una cittadina di mare, non certo da una metropoli, ma ho saputo sognare ed oggi riesco a farlo pure in grande!