Giovinazzo fuori dai finanziamenti per strade e scuole: Italia in Comune insorge

Il provvedimento del Governo penalizza i centri con poco più di 20.000 abitanti

martedì 29 gennaio 2019
A cura di Gianluca Battista
C'è anche Giovinazzo tra i Comuni esclusi dal ricevere il finanziamento destinato alla manutenzione di edifici pubblici, scuole e strade. Per poche centinaia di abitanti, infatti, la nostra cittadina è al di sopra di quota 20.000 e non potrà accedere a quei fondi previsti per i Comuni che sono al di sotto di quella soglia (circa 400 milioni complessivi).

Il provvedimento, inserito nella Legge di Bilancio, è stato poi destinato ai centri più piccoli con un decreto del Ministero dell'Interno, facendo insorgere tutte quelle comunità, come Giovinazzo appunto, che non riceveranno alcun contributo.

La cittadina adriatica è tuttavia in buona compagnia, poiché nella black list pugliese sono finite altre 47 città, tra cui Bitonto, Canosa di Puglia, Martina Franca, Gallipoli e Manfredonia, solo per citarne alcune. Così Italia in Comune, per bocca del suo leader regionale, il Sindaco bitontino Michele Abbaticchio, ha portato alla ribalta nazionale questi casi, tra cui quello più eclatante riguarda proprio Giovinazzo, fuori per una manciata di abitanti.

«Si tratta di una manovra iniqua ed elettorale - ha detto il numero due della Città Metropolitana di Bari ai microfoni del Tg3 della Puglia - e la contestiamo perché di fatto mette in inferiorità le Amministrazioni del meridione che sono molto più presenti con quelle caratteristiche».

Sarebbero quindi un terzo i centri del Mezzogiorno inseriti nella lista dei beneficiari, mentre la maggior parte si trovano al Nord o al Centro. Qualcosa che Italia in Comune non comprende, chiedendosi anche come mai il Ministero dell'Interno abbia potuto giocare questo ruolo visto che si tratta di manutenzione di strade ed edifici pubblici.

Da qui, come ricorda lo stesso Tg di Rai 3, la decisione di presentare nei Consigli comunali delle città dove ItC è presente una mozione con cui si chiederà di impugnare davanti alla Corte Costituzionale quella parte della Legge di Bilancio con cui si andrebbe a penalizzare le comunità locali meridionali.