Gara di solidarietà per il piccolo Paolo: l'appello del sindaco di Giovinazzo
Una richiesta d'aiuto collettiva pubblicata sui social network
mercoledì 11 agosto 2021
11.42
«Paolo è un bimbo affetto da SMA di tipo1, la forma più grave di atrofia muscolare spinale, diagnosticata quando aveva un mese di vita. Esiste un farmaco che può aiutarlo a migliorare le condizioni di vita; si chiama Zolgesma».
L'appello è corso veloce ieri sera, 10 agosto, sui social network. Un appello accorato del sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, affinché la comunità che lui amministra da 9 anni dimostri, una volta di più il suo gran cuore.
«La famiglia di Paolo - ha spiegato Depalma - ha bisogno di noi, per questo invito tutte le attività commerciali a ritirare, presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico, il salvadanio 'Uniti per il farmaco si può' ed a posizionarli all'interno delle proprie attività. #AiutiamoilPiccoloPaolo !
Ringrazio coloro che compiranno un piccolo gesto di solidarietà che contribuirà a dare una speranza a Paolo e alla sua famiglia».
Una battaglia di grande civiltà, un aiuto che deve essere dato. Nessuno può fare finta di nulla, la storia di Paolo oggi è nota e la nostra testata continuerà a battere affinché, come accaduto in passato per altre situazioni dolorose, sappia mostrarsi comunità coesa. Insieme possiamo farcela.
L'appello è corso veloce ieri sera, 10 agosto, sui social network. Un appello accorato del sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, affinché la comunità che lui amministra da 9 anni dimostri, una volta di più il suo gran cuore.
«La famiglia di Paolo - ha spiegato Depalma - ha bisogno di noi, per questo invito tutte le attività commerciali a ritirare, presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico, il salvadanio 'Uniti per il farmaco si può' ed a posizionarli all'interno delle proprie attività. #AiutiamoilPiccoloPaolo !
Ringrazio coloro che compiranno un piccolo gesto di solidarietà che contribuirà a dare una speranza a Paolo e alla sua famiglia».
Una battaglia di grande civiltà, un aiuto che deve essere dato. Nessuno può fare finta di nulla, la storia di Paolo oggi è nota e la nostra testata continuerà a battere affinché, come accaduto in passato per altre situazioni dolorose, sappia mostrarsi comunità coesa. Insieme possiamo farcela.