Domenica scorsa il concerto di Natale di Aido e Fratres

Gara di solidarietà in Concattedrale con "E se invece venisse per davvero?"

martedì 12 dicembre 2017 9.45
A cura di Gabriella Serrone
Ha riscaldato il corpo, ma soprattutto lo spirito di chi domenica sera ha sfidato il freddo per essere presente nella Cattedrale Santa Maria Assunta di Giovinazzo.

"E se invece venisse per davvero?", frutto della sinergia organizzativa di Aido e Fratres Giovinazzo, le cui sezioni sono intitolate a Luigi Depalma, è stato molto di più di un concerto, un "incontro-festa", per usare il termine utilizzato dagli organizzatori.

La serata, il cui titolo è una chiara citazione dell'incipit della poesia "Buon Natale" di Dino Buzzati, ha proposto un'alternanza di letture e musica, formula vincente ed ideale per condividere insieme una riflessione sentita sulla solidarietà e promuovere quella cultura della donazione, da sempre vocazione naturale delle due associazioni cittadine.

Nella voce di alcuni soci, la tenerezza di poesie e pensieri di giganti del cristianesimo del nostro tempo, come Madre Teresa di Calcutta, don Tonino e Papa Francesco, ha toccato le corde del cuore del pubblico per riscoprire quei valori essenziali con cui si dà un senso vero al Natale e si può vivere questa festa autenticamente ed intensamente.

Ogni lettura ha fatto da introduzione perfetta ad alcune delle colonne sonore più belle del periodo natalizio. "Silent Night", "Hallelujah" di Leonard Cohen, "Imagine", "Happy Christmas", "Felix Navidad", interpretate da Valeria Rucci con l'accompagnamento della chitarra di Gaetano Depalma, sono stati i brani che hanno reso ancora più magica l'atmosfera della serata.

Negli interventi di Franco Depalma, Presidente Aido Giovinazzo, e di Antonietta Crivelli, Vicepresidentessa Fratres, l'appello accorato a donare per far sì che anche chi soffre ed è meno fortunato possa festeggiare con speranza il Natale. Don Andrea Azzollini, Parroco della Parrocchia Cattedrale, invece, ha ringraziato le due associazioni per il loro impegno coeso a diffondere nella comunità giovinazzese il valore del dono della vita.

In chiusura, il canto popolare della "Santa Allegrezza", che ha coinvolto in un canto appassionato all'unisono tutto il pubblico presente.