Crollo all'Istituto, PVA: «La specialità della casa è lo scaricabarile»

Attacco all'amministrazione Sollecito ed all'inerzia della Città Metropolitana

giovedì 27 aprile 2023
A cura di Gianluca Battista
«Sull'Istituto Vittorio Emanuele (IVE) il sindaco Sollecito, a tempo di record, prova ad azionare le stesse modalità del suo predecessore e sindaco in pectore, Depalma: lo scaricabarile!».

La pensano così consiglieri e direttivo di PrimaVera Alternativa, dopo il crollo di un intero gattone ornamentale dalla parte superiore dell'ex convitto.

«Il sindaco Sollecito - insistono nella nota - sbarca su questa Terra oggi, nel 2023, lanciando strali social contro i "responsabili" del disastro dell'IVE, dimenticando che si trova al governo della città (purtroppo) da ben 11 anni, dal lontano 2012.
Dove era Sollecito quando l'IVE cadeva a pezzi e il delegato della Città Metropolitana, con la complicità della sua amministrazione, faceva spallucce?! Dove era Sollecito in tutti questi anni in cui l'unico concreto interesse mostrato verso l'IVE sono stati i selfie e le marchette con chi quel luogo era chiamato a gestire?!
La realtà è sotto gli occhi di tutti: nulla è stato fatto dall'amministrazione Depalma- Sollecito, nulla è stato proposto alla Città Metropolitana in questi 11 anni».


Da PrimaVera Alternativa sottolineano anche l'inerzia amministrativa in toto, con l'ente comunale che avrebbe scelto scientemente di non scendere troppo nel particolare, evitando contrasti con Nicola De Matteo

«Si è scelto - si legge ancora nella nota del movimento di opposizione -, con piena consapevolezza, di vivacchiare per accontentare il delegato di turno, chiudendo volutamente gli occhi su una situazione ormai imbarazzante per Giovinazzo.
Ora, dopo 11 anni, è troppo semplice presentarsi sui social e sbattere i pugni, in un goffo e mal riuscito tentativo di difesa preventiva.
Ora, dopo 11 anni, non ci resta che auspicare un vero cambio di prospettiva, magari approfittando di qualche occasione di finanziamento offerta dalla Regione o dal PNRR. E pregare, pregare che non ci caschi un balcone addosso», è la conclusione amara e ironica allo stesso tempo.