Chiavi di Bari a Francesca Albanese: Sinistra Italiana Giovinazzo polemizza con Sollecito
La nota della segreteria guidata da Gaia Giannini
giovedì 7 agosto 2025
«Siamo felici che Vito Leccese, sindaco di Bari – città di pace – alla presenza di molti sindaci dell'area metropolitana di Bari, abbia conferito le chiavi a Francesca Albanese per il suo impegno instancabile in difesa del popolo palestinese e del diritto internazionale. Un gesto importante, simbolico e necessario, in un momento storico in cui troppi voltano le spalle alla verità».
Inizia così una nota di Sinistra Italiana Giovinazzo, che però punta subito i fari sulla mancata presenza del sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito: «Ma non possiamo non notare un'assenza che pesa: quella del sindaco della nostra città. Dispiace vederlo mancare proprio in un'occasione in cui si testimoniava vicinanza concreta a chi denuncia l'orrore e la barbarie che da quasi due anni si abbattono sulla popolazione civile di Gaza. Una guerra che guerra non è: perché a Gaza si spara su donne e bambini, su chi aspetta aiuti, su chi non ha vie di fuga. In questo contesto, chi prende posizione per i diritti dei palestinesi viene etichettato con disprezzo come "fanatico", mentre già qualcuno ha dimenticato che, solo due domeniche fa, la diocesi faceva suonare le campane alle 22 per non fare silenzio su Gaza. Noi siamo da questa parte - è la sottolineatura della segreteria guidata da Gaia Giannini - . Con Francesca Albanese. Con chi difende la legalità internazionale, la giustizia e la verità. Nel frattempo, aspettiamo ancora di sapere quale sia questa fantomatica "data simbolica" in cui il Comune di Giovinazzo esporrà la bandiera della Palestina. Ma tranquilli, aspettiamo con pazienza…», è la chiosa ironica ed amara.
Inizia così una nota di Sinistra Italiana Giovinazzo, che però punta subito i fari sulla mancata presenza del sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito: «Ma non possiamo non notare un'assenza che pesa: quella del sindaco della nostra città. Dispiace vederlo mancare proprio in un'occasione in cui si testimoniava vicinanza concreta a chi denuncia l'orrore e la barbarie che da quasi due anni si abbattono sulla popolazione civile di Gaza. Una guerra che guerra non è: perché a Gaza si spara su donne e bambini, su chi aspetta aiuti, su chi non ha vie di fuga. In questo contesto, chi prende posizione per i diritti dei palestinesi viene etichettato con disprezzo come "fanatico", mentre già qualcuno ha dimenticato che, solo due domeniche fa, la diocesi faceva suonare le campane alle 22 per non fare silenzio su Gaza. Noi siamo da questa parte - è la sottolineatura della segreteria guidata da Gaia Giannini - . Con Francesca Albanese. Con chi difende la legalità internazionale, la giustizia e la verità. Nel frattempo, aspettiamo ancora di sapere quale sia questa fantomatica "data simbolica" in cui il Comune di Giovinazzo esporrà la bandiera della Palestina. Ma tranquilli, aspettiamo con pazienza…», è la chiosa ironica ed amara.