Amelia Resaz a Giovinazzo per raccontare l'orrore delle foibe

Questa sera un evento in Sala San Felice per celebrare il "Giorno del Ricordo"

martedì 13 febbraio 2018 0.57
A cura di Gianluca Battista
Lei è un'autentica testimone del nostro tempo. Amelia Resaz, una degli ultimi profughi fiumani ancora viventi residenti in Terra di Bari, sarà questa sera ospite in Sala San Felice di un evento patrocinato dagli Assessorati alle Politiche Educative ed alla Cultura del Comune di Giovinazzo per celebrare il "Giorno del Ricordo" del massacro delle popolazioni istriano-giuliano-dalmate, avvenuto al termine della Seconda Guerra Mondiale ad opera dei comunisti titini.

La testimonianza della Resaz, autrice anche di libri sul tema, sarà il momento clou di una serata che dalle ore 19.00 cercherà di fare luce su quegli eventi per tanti decenni taciuti per convenienza politica di alcuni. Prima del suo intervento, sarà proiettato il cortometraggio dal titolo "L'altra storia" di Nicola Vero, a cui farà seguito l'intervento del prof. Nicola Fiorino Tucci, che sarà moderato dal giornalista Michele Cotugno De Palma.

Negli anni che seguirono al conflitto bellico, moltissimi italiani furono uccisi solo perché non vollero piegarsi alla violenza delle squadrae comuniste slave, incaricate di perpetrare, secondo la più recente storiografia, una vera e propria pulizia etnica.

Morirono così in Istria, in Dalmazia ed in parte della regione giuliana, secondo stime ufficiose, tra le 10.000 e le 12.000 persone, molte delle quali gettate vive in feritoie carsiche chiamate foibe. Tra di essi ex fascisti, sacerdoti, partigiani bianchi, socialisti che si opposero al Maresciallo Tito e centinaia di semplici cittadini che avevano l'unica colpa di essere italiani. In 300.000, invece, furono scacciati dalle proprie case e costretti ad abbandonare la propria terra natia, divenendo esuli in quello che avrebbe dovuto essere il loro Paese.

Giovinazzo completa così idealmente un percorso della memoria, che nelle scorse settimane aveva portato, sempre in Sala San Felice, alla realizzazione di due eventi in ricordo delle vittime della Shoah ebraica, uno dei quali organizzato dalla locale sezione Fidapa.