Vito Favuzzi. <span>Foto Gianluca Battista</span>
Vito Favuzzi. Foto Gianluca Battista
Politica

Vito Favuzzi: «Noi, un gruppo di amici con l'obiettivo del bene comune»

Intervista a tutto campo con il Presidente del Consiglio comunale e coordinatore della lista Giovinazzo Città del Sole.

Presidente, possiamo chiamarla così o si schermisce?

Ho avuto già modo di dirle in altra occasione che preferisco essere chiamato per nome, impegnato a guadagnarmi il rispetto della gente per il mio essere quotidiano e non per quello che rappresento pro-tempore, in un particolare momento della vita. Gli incarichi passano, la vita continua.

Dicevamo…lei esce da un quinquennio impegnativo in cui ha rivestito un ruolo super partes: cosa si porterà dietro di questa esperienza?

Una grande esperienza di vita. Collaborare con un gruppo di amici che hanno avuto in questi cinque anni come unico obiettivo il bene comune e la crescita culturale ed economica della nostra stupenda città è stata un'esperienza splendida. Fuori dalle logiche partitocratiche e spartitorie, abbiamo realizzato progetti stupefacenti per Giovinazzo che sono sotto gli occhi di tutti. Il mio ruolo super partes l'ho esercitato esclusivamente in Consiglio Comunale, per l'incarico che ricopro di Presidente del Consiglio, non rinnegando mai la mia appartenenza al progetto di maggioranza per il quale mi sono speso senza risparmiarmi. In Consiglio Comunale ho sempre garantito pari opportunità tra maggioranza e opposizioni affinché potessero svolgere al meglio le loro funzioni. Spero di esserci riuscito, anche se rimane il rammarico della mancata partecipazione di parte delle opposizioni alle Commissioni Consiliari ed alle Conferenze dei Capigruppo per motivazioni che non condivido, ma che rispetto.

Torna in campo con Giovinazzo Città del Sole, il movimento fondato da Tommaso Depalma nel 2012 con altre persone, tra cui lei. Cosa vi aspettate da queste amministrative 2017 e cosa chiedete alla gente di Giovinazzo?

Nella lista di Città del Sole sono presenti tutti i Consiglieri Comunali uscenti che hanno deciso di continuare il loro impegno per una Giovinazzo che sta rinascendo dopo lunghi anni di oscurantismo, caratterizzati da sciatteria, pressapochismo e arroganza. L'unico che ha deciso, per motivi legati alla sua attività lavorativa, di non ripresentarsi è l'amico fraterno Enzo Fusaro, al quale va il riconoscimento e la stima di tutta la coalizione di governo uscente per il lavoro svolto in questi cinque anni e per l'impegno che continuerà a metterci affinché il nostro progetto possa continuare. Per il resto, la lista si completa con forze nuove, munite di grande entusiasmo e con una caratteristica imprescindibile: l'onestà. Credo che i cittadini di Giovinazzo si siano accorti di come sta cambiando la nostra cittadina.
Abbiamo portato a termine il nostro programma di governo realizzando opere che da decenni erano attese e mai erano state fatte. Il lungo elenco è stato già messo a disposizione degli elettori che sapranno giudicare.
Abbiamo anche intercettato milioni di finanziamenti per programmare il futuro e tra questi mi piace ricordare i 5.000.000 di euro che serviranno a finanziare la Cittadella della Salute, che prenderà vita in un altro luogo per anni affidato al degrado, il rudere ex Centro civico adiacente la farmacia comunale. Nei prossimi giorni approveremo in Consiglio Comunale un altro atto propedeutico alla sua realizzazione.
Altra opera importante per la quale abbiamo intercettato 2.000.000 di euro di finanziamenti grazie a fondi FESR è la messa in sicurezza e l'adeguamento agli standard regionali della Casa di Riposo "S. Francesco": sarà ridata dignità ad una struttura che, per alcuni versi, rappresenta un pezzo di storia della nostra Giovinazzo.
Potrei continuare con un lungo elenco, ma dopo il comizio di Tommaso Depalma è già tutto a disposizione dei cittadini. La democrazia vuole che dopo cinque anni di governo ci si ponga al giudizio degli elettori: sono sicuro che questi sapranno apprezzare quanto abbiamo fatto e abbiamo programmato di fare nel prossimo lustro. Giovinazzo non ha bisogno di avventure ma di certezze, quelle che abbiamo cercato di infondere con la nostra azione amministrativa.

Come sta questo movimento? Gode ancora di buona salute oppure, come dicono i vostri avversari politici, si tratta di una sede spesso chiusa e di un contenitore semivuoto? È vero che non siete più un movimento che mette in discussione i partiti tradizionali come accadeva nel 2012?

Non so se i nostri avversari politici, ci tengo a sottolineare, politici, tra le tante fesserie che dicono si sono inventati anche questa bufala. Città del Sole è viva e come al solito piena di idee e contenuti, dotata di grande intraprendenza ed entusiasmo. Per quanto mi riguarda, non ho mai messo in discussione i partiti tradizionali, che secondo il mio parere rappresentano il punto più alto di aggregazione e di coesione di una comunità, se ripuliti però da affaristi, faccendieri, lobbies di potere e avventurieri. Certamente vanno ripensati e il sistema elettorale è certamente lo strumento per arrivare alla rifondazione degli stessi. Avrà notato, caro Direttore, che dopo la bocciatura del Referendum Costituzionale hanno ripreso a proliferare partiti e partitini, molto spesso autoreferenziali, a caccia soltanto di poltrone. Spero che si vada ad una riforma della legge elettorale che scongiuri la frammentazione e favorisca un sistema bi-tripolare come avviene nella maggior parte dei Paesi europei. Discorso diverso va fatto a livello locale, dove continuiamo a mettere in discussione i partiti, ed in particolare uno (intelligenti pauca), che dimostra di rappresentare solo un gruppo affaristico chiuso, che ormai vive in beata solitudine.

Lei si è sempre definito un socialista, lo ha fatto anche in un'altra intervista rilasciataci tempo fa. Ha ancora valore collocarsi ideologicamente in un'area ben precisa? Non le pesa l'alleanza, lei che sappiamo essere vicino alle idee del PD nazionale e regionale, con Forza Italia?

Io continuo ad essere, e lo sarò sempre, socialista, figlio di una sinistra moderata e liberale. Il populismo dilagante è il frutto della mancanza di valori ideologici che oggi vengono a mancare, lasciando spazio ad un individualismo sfrenato che nuoce alla nostra società. La mia vicinanza al PD è arcinota, ma nonostante ciò, non mi sono mai sognato di chiedere la tessera alla locale sezione e non lo farò sino a quando in quel partito saranno presenti personaggi che guardano esclusivamente ad interessi personali e che nuocciono gravemente alla nostra città. Ho aderito al progetto politico di Tommaso Depalma cinque anni fa, proprio perché si poneva come obiettivo di cacciare quei famosi "mercanti dal tempio" che avevano compiuto lo scempio di Giovinazzo nei dieci anni in cui avevano governato, riducendola al nulla assoluto. E questo al di là di qualsiasi ideologia e/o appartenenza. A distanza di cinque anni, il fronte di tale progetto si è ulteriormente allargato con dichiarazioni di adesione fatte in Consiglio comunale anche dagli amici che oggi militano nella lista civica di Forza Giovinazzo, che, oltre ad apprezzare l'operato della nostra Amministrazione, hanno mostrato vicinanza al nostro obiettivo primario: evitare la nefasta possibilità, tanto per fare un'altra citazione, che "i mercanti tornino ad impadronirsi del tempio". Insieme a loro e a tutta la coalizione, composta da otto liste civiche, abbiamo messo a punto un programma amministrativo che continuerà a far crescere la nostra città. Il resto sono chiacchiere da bar.

A suo avviso quale dei competitor di Tommaso Depalma è più temibile?

Tutti sono temibili ma il più temibile di tutti è Tommaso Depalma, uomo onesto ed infaticabile, soprattutto quando si tratta del bene della nostra città.

Ci dice tre cose che lei ha apprezzato tanto di questa Amministrazione uscente nel lustro che sta per concludersi?

La prima, e mi ripeto, l'aver amministrato fuori da logiche partitocratiche e spartitorie, rispettando pienamente tutti i caratteri della trasparenza e della legalità; la seconda la collegialità nelle decisioni mai frutto di improvvisazione; la terza, la sinergia che si è creata tra Consiglieri, Giunta e Sindaco, mai slegati tra loro e segnati da una stupefacente condivisione degli obiettivi e partecipazione per realizzarli.

Chiusura con un gioco ed un auspicio. Tolga un uomo o una donna che stima agli schieramenti avversi: chi sceglie? Ed infine, cosa riterrebbe un successo e cosa un flop, in primis per Giovinazzo Città del Sole e poi per la sua coalizione?

Ognuno ha fatto le sue scelte e ha le motivazioni per sostenerle, quindi ad ognuno il suo. Per quanto riguarda i pronostici non sono il mio forte, raccoglieremo quello che abbiamo seminato e spero in base a ciò che il nostro programma promette di fare. E mi permetta, in chiusura, di ringraziare la vostra testata per lo spazio dedicatomi.
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