I Carabinieri
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Cronaca

Ubriaco dà in escandescenza e si scaglia contro i Carabinieri: arrestato

Un 26enne magrebino bloccato a fatica dai militari. Il giovane, il giorno prima, aveva creato scompiglio a Turi

Le urla, la lite - a farne le spese un militare -, poi le sirene dei Carabinieri. All'origine di tutto, un 26enne magrebino residente a Terlizzi, con alcuni precedenti, che stava dando in escandescenza, visibilmente ubriaco, a Giovinazzo, in via Messere. La storia, di per sé, non è delle più gravi, ma in qualche modo ha fatto rumore.

La scintilla, intorno alle ore 02.00 del 22 giugno, è scoccata a causa del giovane, che, a quanto pare, dopo aver alzato il gomito ed in evidente stato confusionale, avrebbe iniziato a importunare i passanti. Una situazione che rischiava di degenerare, tanto che alla fine, dopo una segnalazione al 112 per indicare la fastidiosa situazione, sono arrivate le gazzelle della locale Stazione e della Tenenza di Terlizzi. C'è stata evidente difficoltà nel bloccare il nordafricano, sempre più agitato.

Il giovane, palesemente inebrio, dopo aver minacciato di gettarsi in mare, ha anche opposto resistenza ai militari intervenuti sul posto, procurando ad uno di loro lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. E quando finalmente sono riusciti a bloccarlo, l'hanno portato negli uffici di via Matteotti per identificarlo, perché sprovvisto di documenti. Qui, poi, ha continuato a creare problemi, compiendo atti di autolesionismo, bloccati dai militari, che hanno fatto intervenire i soccorritori del 118.

Il 26enne, denunciato il giorno prima dai Carabinieri della Stazione di Turi perché, in preda ai fumi dell'alcol, aveva preso di mira il citofono di una palazzina di via Dante, è stato alla fine arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e, sentito il pubblico ministero di turno, accompagnato presso la casa circondariale di Bari.

Denunciato a Turi solo 24 ore prima

Il 26enne è stato denunciato, appena 24 ore prima, dai Carabinieri della Stazione di Turi perché, in preda ai fumi dell'alcol, alle ore 07.00 del mattino, aveva preso di mira il citofono di una palazzina in via Dante. Citofonate in serie, senza soluzione di continuità, che hanno indotto i residenti a segnalare la circostanza al 112.

I militari, giunti sul posto, hanno accertato che il ragazzo era lo stesso individuo che la sera prima, in stato di alterazione dovuta all'abuso di alcol, nell'area di servizio di largo Pozzi, si era avvicinato ad un'auto che stava facendo rifornimento, per poi, rincorrere il veicolo e rompere il lunotto posteriore con due pugni.

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