Tommaso Depalma e Tonia Pansini. <span>Foto Gianluca Battista</span>
Tommaso Depalma e Tonia Pansini. Foto Gianluca Battista
Politica

Rifiuti e discarica, Depalma è un fiume in piena

Ieri sera pubblico incontro con la cittadinanza

Un fiume in piena. Tommaso Depalma è sceso ieri sera in piazza Vittorio Emanuele II per dire tutta la sua verità sul tema rifiuti, partendo dalla famigerata Tari, fino ad arrivare a parlare di discarica. E non ha risparmiato stoccate ed affondi agli avversari politici, molto critici con lui. Al suo fianco il vicesindaco, Michele Sollecito, e l'assessore al Bilancio, Antonia Pansini.

Depalma ha spiegato che «l'aumento della Tari è principalmente dovuta alla chiusura delle discariche indicate nel piano regionale dei rifiuti (compresa quella di Giovinazzo) ed al conseguente aumento del costo di conferimento nelle discariche private da 55 a 105 euro a tonnellata». Il primo cittadino ha più volte rimarcato come questo sia per lui un regalo «ai privati della Giunta regionale guidata da Nichi Vendola». L'aumento complessivo della Tari, come ha anche evidenziato Antonia Pansini, ammonta a 987.743 euro, circa il 19,3% in più per famiglie con un unico componente e il 29,8% in più per quelle più numerose. Quanto alle attività commerciali, l'aumento è stato del 27,9% rispetto allo scorso anno.

Il sindaco ha poi spiegato che non la pagheranno «quei nuclei familiari con un reddito ISEE non superiore ai 3.000 euro annui e le imprese nei settori dell'industria, artigianato, commercio, turismo e servizi che stanno dando vita ad una nuova attività di impresa o una nuova unità locale operativa a Giovinazzo. In quest'ultimo caso il provvedimento di esenzione riguarda i primi 3 anni». Vi saranno anche agevolazioni del 30% per unità immobiliari con un unico abitante, quelle per uso stagionale ed appartenenti a coloro i quali risiedono all'estero per più di 6 mesi l'anno e per i fabbricati rurali ad uso abitativo. Di buon senso e con un risvolto decisamente sociale le agevolazioni del 50% offerte a quegli esercizi commerciali che elimineranno slot machine e videolottery. Risparmieranno fino al 20%, invece, coloro i quali abbiano avviato il compostaggio dei propri scarti organici, mentre dal 10% al 30% potranno risparmiare le utenze non domestiche per il recupero di rifiuti assimilati in percentuale alla produzione totale del rifiuto stesso.

Il primo cittadino ha anche ribadito di «rendersi conto di offrire alla città un servizio scadente» ed ha così voluto ripercorrere il lungo iter che ha portato allo stato di cose attuale. Qui il fiume in piena si è ingrossato, visto che Depalma ha attaccato frontalmente l'Amministrazione guidata da Antonello Natalicchio, rea, a suo avviso, di aver agito male in questo settore. Il riferimento è stato al contratto stipulato il 1° ottobre del 2003, con cui il Comune di Giovinazzo affidò la gestione dei rifiuti solidi urbani, lo spazzamento delle strade e l'igiene ambientale della città all'Aspica. La durata del contratto era di 5 anni, con scadenza nel 2008.

Depalma ha voluto sottolineare come «In data 24 luglio 2008, appena 3 mesi prima della scadenza del contratto, la Giunta comunale, invece di procedere con una nuova gara d'appalto, con propria delibera (n. 110) autorizzò il conferimento di ramo d'azienda dalla società contraente (Aspica) a InnovAmbiente Puglia srl, con sede a Milano in via Bensi 12/5 (stessa sede di Aspica srl)». Secondo il sindaco si trattava di una procedura anomala visto che gli stessi Uffici comunali hanno poi determinato un rinnovo del contratto con questa società, senza mai procedere all'indizione di una nuova gara.

Tommaso Depalma ha altresì ricordato come il 7 aprile del 2011, a quasi 3 anni dalla scadenza naturale del contratto siglato nel 2003 e poi prorogato, «la InnovAmbiente comunicò al Comune la volontà di cedere il contratto in essere con l'Ente a Daneco Impianti, che aveva sede nella stessa strada della società cedente». Per Depalma non è una casualità, ma questo è oggetto di valutazioni personalissime del primo cittadino. Quel che conta è che il giorno dopo, il 12 aprile del 2011, «la Giunta ritenne ammissibile la cessione del rapporto». Un atto che un'ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia definì illegittimo per «Incompetenza e abuso di potere».

«Impossibile per il diritto amministrativo - ha messo in evidenza il vicesindaco - reiterare un atto "sine die". Si contravviene ad uno dei capisaldi di questa materia. Eppure tutto questo è stato fatto»

Nel frattempo, ha spiegato sempre Depalma coadiuvato da Sollecito, Daneco ha potuto espletare il servizio, vista anche la grave situazione di dissesto finanziario dell'InnovAmbiente, certificata in una conferenza di servizi a cui la società non partecipò. Ne conseguì la stipula del contratto con Daneco dell'11 giugno 2012, al netto delle prescrizioni della giustizia amministrativa. Un contratto che sarebbe scaduto il 30 novembre di quell'anno in attesa dell'affidamento ad un unico gestore d'ambito.

Da quel momento in poi, subentrata l'attuale Amministrazione, si è tentato di procedere ad una nuova gara, ma la legge regionale n.24 del 2012 impedisce di fatto di bandire gare per comuni con una popolazione al di sotto dei 100.000 abitanti. Una normativa, stigmatizzata finanche da Raffaele Cantone, come ricordato da Michele Sollecito, in una delibera (la n.215 del marzo 2016) dell'ANAC, l'Autorità Nazionale Anticorruzione.

Il risultato è che, dopo l'unione con altri sei comuni del barese, Giovinazzo avrà un nuovo gestore solo a partire forse da questo mese di giugno 2016, dopo la firma del contratto. Intanto Depalma ha fatto sapere che sono state avviate tutte le procedure per poter farsi carico degli stipendi arretrati dei lavoratori Daneco, società oggi in piena crisi, definiti dal primo cittadino «veri e propri eroi a cui tutta la cittadinanza deve gratitudine».

La situazione attuale, di grave carico sulle famiglie giovinazzesi, sarebbe quindi figlia di politiche sbagliate in fatto di rifiuti, senza dimenticare la progettazione del VI lotto nella discarica di San Pietro Pago, avvenuta nel 2009, quando, secondo il sindaco «erano aperte ancora altre discariche pubbliche e si poteva ovviare al problema dell'esaurimento dei primi lotti, già sei volte sopraelevati e contro cui nessuno - è la stoccata al PD ed ai vari comitati spontanei - allora scese in piazza, agitando lo spauracchio del pericolo ambientale».

Sta di fatto che quel lotto avrebbe dovuto accogliere 230.000 metri cubi di spazzatura, ma ha finito per accoglierne 520.000, dati alla mano, che per gli amministratori di oggi «rappresentano l'emblema del disinteressamento verso il territorio e - secondo Depalma - l'emblema di quanto qualcuno si sia "ingozzato" (questa l'espressione letterale usata, nda) con quei profitti». Precedentemente il primo cittadino aveva ricordato come la stessa Daneco avesse previsto un ristoro di circa 150.000 euro per la città relativo ad opere di manutenzione del verde e ad altri servizi, secondo un contratto col Comune. Contratto, ha sottolineato con forza Depalma, di cui «non abbiamo trovato traccia».

In sostanza il concetto che è passato è abbastanza chiaro: la Tari è l'unica tassa aumentata, mentre il risparmio per le tasche dei giovinazzesi sulle altre imposte è di 140.762 euro. E se la Tari, la odiatissima Tari, è aumentata, è frutto della contingenza e delle politiche sbagliate a livello comunale e regionale negli anni passati. Così Depalma ha lanciato la sfida ai Democratici ed alle altre formazioni, anche quelle ancora fuori dall'assise comunale, «per un confronto pubblico. Io - ha detto - non ho paura di nulla e ritengo sia possibile confrontarsi su tutti i dati che ho fornito stasera. Aspetto una risposta a tutti gli interrogativi emersi dopo questa nostra analisi».

Questo in estrema sintesi (non ce ne voglia nessuno) quanto detto ieri sera. Ora la palla passa al PD, che il 12 sarà in piazza per rispondere punto su punto, ed a tutti gli oppositori, presenti in buon numero ieri sera. Su queste cifre e su questi atti si gioca una fetta importante della campagna elettorale per il 2017. Noi restiamo a disposizione di tutti coloro i quali avessero interesse e titolo ad una replica o a delle precisazioni.
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