Edicola Portoghese-D'Attolico
Edicola Portoghese-D'Attolico
Vita di città

Dopo 136 anni ceduta l'edicola delle famiglie D'Attolico-Portoghese

Attività ceduta. Una storia lunga più di un secolo, fatta d'amore e di dedizione. Mancherà a tanti giovinazzesi questo punto di riferimento cittadino

Domenica 26 marzo la famiglia D'Attolico ha concluso la sua gestione della storica edicola di famiglia dopo una lunga storia commerciale a servizio della città di Giovinazzo, dopo centotrentasei anni in cui la titolarità è stata nelle mani delle famiglie Fiorentino-Portoghese poi ancora Portoghese, dopo Caprioli ed infine D'Attolico. Dopo lo scorrere di quattro generazioni la storica attività ha terminato il suo corso e cambierà gestione. Uno dei luoghi più frequentati e conosciuti della nostra città, luogo d'incontro tra la gente, tra i cittadini giovinazzesi, la ricevitoria ed edicola situata di fronte al Palazzo di Città, in piazza Vittorio Emanuele II, passerà nelle mani di due nuovi gestori che inizieranno la loro avventura. Per loro sarà come ricevere un passaggio di testimone di un certo peso, perché l'edicola è un luogo caro a molti cittadini che da clienti sono diventati amici di questa grande e storica famiglia.

Una storia che ha attraversato quattro generazioni
Nel 1887 l'attività è stata fondata da Nicola Portoghese e Maria "Marietta" Fiorentino. A quell'epoca si vendevano articoli vari, merceria, prodotti per l'igiene personale, alimentari, stoffe, insomma un po' di tutto.
Divenne edicola agli inizi del '900 ed a quei tempi si stampavano un paio di quotidiani e comunque continuarono a vendere prodotti e generi vari. Nel 1957 la gestione dell'attività passò nelle mani di Francesca Portoghese, una delle figlie di Nicola e Marietta; lei la seguì fino al 1973. Nel negozio si vendevano i giornali, caramelle giocattoli e articoli di cartoleria e si giocava al Totocalcio e alla Sisal, passatempi preferiti nel fine settimane dagli italiani.
Nel 1973 mamma Francesca passò l'attività a sua figlia Maria Pia Caprioli, lei era la titolare e con l'aiuto del marito Giuseppe D'Attolico l'ha gestita fino all'anno 2007. In tutti questi anni si era ampliatala vendita dei giornali, aveva già la sua notevole attenzione il gioco del Totocalcio ed era stata incrementata la vendita di giocattoli e caramelle per la gioia dei bambini di Giovinazzo.
Dall'anno 2007 al 26 marzo 2023, Francesco D'Attolico e Tina Goffredo, quarta generazione di gestori, hanno portato avanti una attività ricca di articoli di cartoleria, con una edicola a tutto tondo, servizi e pagamenti, Superenalotto, continuando la vendita di giocattoli e caramelle. Una attività che ha fornito un servizio al pubblico con completezza, un riferimento per la città di Giovinazzo e una attrazione per i bimbi e le bimbe di varie generazioni.
2 fotoEdicola Portoghese-D'Attolico: la storia
Edicola Portoghese-D'AttolicoEdicola Portoghese-D'Attolico
I ricordi ed il commiato
«Intere generazioni sono passate da questo negozio, abbiamo tanti ricordi qui - ci hanno detto Marta Nicoletti, una nipote, e Tina Goffredo, che con suo marito Francesco D'Attolico ha gestito quel luogo così importante per tanti -. Qui si lavorava tanto, la famiglia era molto unita, nel retro del negozio la nonna Maria Pia cucinava, era casa e bottega, preparavamo le conserve, la "salsa", il profumo si sentiva dalla porta d'ingresso e cucivano il corredo. Nei nostri ricordi c'è la domenica, quando veniva qui a mangiare il fratello Francesco, per gli amici conosciuto come "Ciccillo" Portoghese, un allenatore di pugilato che aveva una palestra a Giovinazzo e una a Bari presso lo Stadio della Vittoria; era molto famoso, a Bari è stata intitolata una strada in suo ricordo».
I ricordi sono davvero tanti e il nostro incontro con la famiglia è risultato davvero emozionante perché nell'attività situata in pieno centro cittadino c'era un clima familiare condiviso con amici e con i clienti con cordialità. «La nonna Francesca Portoghese - ci ha detto Marta Nicoletti - era molto conosciuta in paese, si svegliava alle quattro di mattina e qui nel negozio offriva il caffè ai clienti e i taralli " acqua e zucchero ", oltre alle profumate focaccine lunghe con olio, sale e pomodoro, fatte da lei che portava a cuocere al forno che c'era in via San Lorenzo nel centro storico di Giovinazzo. Quando ero piccola e volevo qualcosa, mi sedevo qui nel negozio, facevo i capricci fino a quando non mi accontentavano. La nonna Francesca mi accontentava sempre, sapeva come gestire i miei capricci ».

Tina Goffredo, insieme al marito Francesco fino allo scorso 26 marzo ha gestito l'attività, e anche lei si è lasciata andare ai ricordi: «Conserverò tanti ricordi nei miei pensieri, l'attività che ho seguito con mio marito Francesco è stata sempre ricca di esperienze e di belle conoscenze con tantissime persone. Il negozio ci ha impegnati molto ed ora è arrivato il momento di andare in pensione lasciando il posto a gestori più giovani. Ho un ricordo particolare, tra gli articoli più venduti nella storia del negozio ci sono i numerosi personaggi del presepe e i tanti bellissimi Gesù Bambino che tutt'ora sono nelle case dei giovinazzesi».


Il pensiero conclusivo è racchiuso nelle parole di Francesco D'Attolico. «Nel nostro negozio sono entrati tutti, dalla persona più umile a quella più in vista della città. Questo posto è stato anche un incontro tra intellettuali, tra professionisti, spesso era ritrovo dei politici cittadini che qui si scambiavano opinioni in merito alla vita amministrativa, quasi come in un preConsiglio comunale. Nel glorioso passato cittadino, ai tempi di mio padre e di mia madre, ho conosciuto qui il dott. Giuseppe Amoia, nei primi anni Settanta del secolo scorso il cavalier Luigi Scivetti, sindaco in quegli anni, il prof. Vincenzo Rucci ex sindaco e studioso di storia locale, per arrivare ai giorni nostri, con alcuni tra i tanti ricordi più cari, quelli del dottor Luigi Curatoli e del dott. Luciano Curatoli, due galantuomini professionisti sempre disponibili nel rivolgere a noi consigli al momento del bisogno. Gli amici cari sono stati davvero tanti, cito il preside Pantaleo Binetti, l'ingegner Pasquale Stufano, il procuratore capo della Repubblica, Giuseppe Volpe, e dai primi anni Settanta, da quando arrivò a Giovinazzo, un legame di grande stima con il nostro caro amico Maresciallo Armando Morva. Tanti sono i cari amici, è impossibile citarli tutti: sono nel nostro cuore e nei nostri ricordi più belli».

Si chiude un capitolo e se ne apre un altro. Ma lo sguardo di tanti giovinazzesi è rivolto a quel passato che abbiamo provato a raccontarvi non solo con le parole, ma anche con le foto gentilmente concesseci.
  • Edicola Portoghese-D'Attolico
© 2001-2024 GiovinazzoViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata. Tutti i diritti riservati.
GiovinazzoViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.