"Verità per Giulio Regeni", da ieri uno striscione su Palazzo di Città

Il Comune di Giovinazzo aderisce anche alla campagna "No Triv"

giovedì 10 marzo 2016 06.30
A cura di Giuseppe Dalbis
Due striscioni, due battaglie, diversissime, di civiltà.

Il Comune di Giovinazzo scende in campo per tenere alta l'attenzione mediatica e diplomatica sull'assurda morte di Giulio Regeni, il ricercatore 28enne trucidato il 3 febbraio scorso in Egitto dopo essere stato a lungo, con ogni probabilità, torturato. "Verità per Giulio Regeni" è la campagna promossa da Amnesty International, che da tantissimi anni si batte per i diritti umani e contro la tortura e la pena di morte in tutto il mondo. Un piccolo grande gesto che vuol far sentire la vicinanza di tutta la cittadinanza giovinazzese alla famiglia del povero connazionale.

È di ieri l'articolo apparso su Repubblica in cui un amico di Giulio, rientrato ora in Italia, racconta che la polizia egiziana avrebbe già fatto visita alla loro abitazione in Egitto. Sarebbero, inoltre, sparite le registrazioni delle telecamere nella metro de Il Cairo del 25 gennaio scorso, le ultime in cui si vede il ricercatore italiano. Regeni era nel Paese nordafricano per alcune ricerche sul movimento sindacale, non troppo gradite ad alcuni ambienti.

Di diverso tipo è l'altra battaglia, quella contro le concessioni del Governo Renzi per le trivellazioni in Adriatico alla ricerca del petrolio. Del neonato Comitato NO Triv Giovinazzo vi raccontiamo nell'articolo del collega Gianluca Battista. Qui riportiamo la notizia dell'adesione completa dell'Amministrazione comunale e di tutta l'Assise cittadina alla campagna di sensibilizzazione in vista del voto referendario del 17 aprile.

«Riteniamo che su alcuni argomenti non ci si possa dividere e che come comunità sia doveroso prendere posizione per il bene del nostro mare e condurre una campagna di sensibilizzazione al referendum del prossimo 17 aprile al quale invitiamo i giovinazzesi a votare in massa barrando sì al quesito referendario», dichiara il sindaco, Tommaso Depalma.

«Al contempo - è stata la conclusione del primo cittadino -, non potevamo esimerci dal condividere la campagna attivata da Amnesty International affinché venga fatta luce sulla morte di Giulio Regeni, il giovane ricercatore barbaramente ucciso in Egitto mentre compiva i suoi studi con passione e spirito di ricerca».