Uomo derubato in spiaggia. Ipnotizzato o stordito?

La vittima non ricorda nulla. Uno strano raggiro

venerdì 5 giugno 2015 17.00
«Ero in spiaggia a Giovinazzo, nei pressi del camping Campofreddo, a prendere il sole, quando ho perso conoscenza per alcuni minuti e non ricordo assolutamente niente di ciò che è accaduto in quel frangente di tempo. Quando mi sono ripreso, ho notato con sconcerto di essere stato defraudato del mio portafogli, dei miei cellulari, delle chiavi di casa e della mia auto e dei miei effetti personali. Ero stato ipnotizzato e derubato».

Il racconto è di un uomo di Molfetta, l'ultima preda di furti avvenuti (a loro dire) tramite ipnosi. Secondo la testimonianza della vittima resa nel pomeriggio di ieri ai Carabinieri della Compagnia di Molfetta che indagano sull'accaduto, i furfanti si sarebbero avvicinati con disinvoltura al bersaglio prescelto.

«Nessuno ha visto nulla - continua - se non un'Alfa Romeo 156 di colore nero sfrecciare a velocità sostenuta. C'erano altri bagnanti vicino, ma nessuno s'è accorto di niente. Credo che abbiano spruzzato qualcosa che mi ha fatto addormentare. E nel giro di pochi minuti, dalle ore 15.40 alle ore 15.50 quando ho riaperto gli occhi, mi sono accorto del furto. Una vera tragedia».

Questioni di attimi, insomma, e il gioco sarebbe fatto: l'uomo si sarebbe ritrovato denudato degli oggetti più cari. Usiamo il condizionale perché secondo gli esperti è praticamente impossibile ipnotizzare qualcuno per strada, in poco tempo. È invece possibile che l'uomo sia stato stordito da qualche sostanza.

Ma la vittima non ci sta: «Ho solo sentito un leggero profumo ed una altrettanto leggera ventata di aria. Alle ore 15.50 mi sono svegliato di colpo e non ho più trovato nulla. Non mi sono accorto di niente. Erano quattro anni che andavo tranquillamente in quella zona a rilassarmi un'oretta, quando potevo. Adesso non ci andrò mai più».