Tesori giovinazzesi ad Expo 2015

Da ieri il “San Felice in Cattedra” e la “Cassetta Eburnea” in esposizione a Milano e torneranno solo ad ottobre

sabato 23 maggio 2015 02.05
A cura di Giuseppe Dalbis
Expo 2015 è sicuramente vetrina delle bellezze nazionali. Hanno avuto l'onore di essere considerati tali due capolavori giovinazzesi, il "San Felice in Cattedra" e la "Cassetta Eburnea" che da ieri sono ospiti presso la Galleria Italia della grande esposizione milanese e vi resteranno fino ad ottobre per essere visitati da milioni di persone.

Artefice della prestigiosa trasferta è Vittorio Sgarbi, il critico d'arte da sempre innamorato delle due opere, tanto da portare il "San Felice" anche nella prima serata di Rai 2, e precisamente a "Virus – Il contagio delle idee" trasmesso giovedì sera. Complice di Sgarbi, Oscar Farinetti, inventore di Eataly presente ad Expo con il più grande ristorante al mondo ed uno stand, denominato "Il tesoro d'Italia", all'interno del quale saranno ammirabili anche le opere giovinazzesi.

Il "San Felice" era tornato solo pochi mesi fa da un'altra mostra organizzata sempre dal critico più famoso della tv al Castello di Mirandolo di San Secondo di Pinerolo, nel torinese. Si tratta di una delle principali opere di Lorenzo Lotto, dipinta nel 1542 e custodita nella nostra chiesa di San Domenico. Meno nota è invece la "Cassetta Eburnea" che raramente esce dal cavò dell'istituto bancario presso il quale è custodita. Il reliquario, ricoperto da formelle in avorio raffiguranti guerrieri, musici, danzatrici e un centauro, fu rinvenuto negli anni '80 in una nicchia dell'abside della Cattedrale, ma le sue origini, probabilmente collegabili a Costantinopoli, e il motivo della sua tumulazione dietro l'altare maggiore della chiesa madre giovinazzese, sono ancora da approfondire.

Comprensibile dunque la soddisfazione e l'orgoglio della Pro Loco e dell'Amministrazione Comunale di una delle poche città pugliesi che hanno l'onore di essere presenti ad Expo 2015 attraverso due beni artistici così preziosi, ma finora poco valorizzati.