Si fingevano sordomute e chiedevano offerte ai passanti, denunciate

L'episodio sabato sera. Le due ragazze, entrambe 20enni, sono state smascherate dai Carabinieri

venerdì 28 agosto 2020 14.12
A cura di Nicola Miccione
Si fingevano sordomute e chiedevano ai passanti offerte per la costruzione di un centro specializzato nell'accoglienza dei bambini poveri. A smascherare le due donne, due 20enni di nazionalità rumena, sono stati i Carabinieri della locale Stazione che le hanno denunciate in stato di libertà.

Nella serata di sabato scorso, infatti, in piena movida giovinazzese, lungo gli affollati lungomari Esercito Italiano, Marina Italiana e in pieno centro storico, le due ragazze hanno truffato tante generose persone - avvicinate per raccogliere fondi in favore di una struttura, non meglio specificata, per bambini in stato di povertà - che, innocentemente, hanno creduto alle due finte sordomute: i passanti, rimasti impietositi rispetto alle loro condizioni, aveva dato loro dei soldi.

Le due giovani, infatti, hanno avvicinato diversi passanti, fingendo di essere sordomute, hanno esibito una cartellina con un documento riportante l'intestazione di un fantomatico Ente per disabili, sul quale era indicata una raccolta fondi per la costruzione di un centro per bambini in stato di povertà. E proprio con questo stratagemma le due giovani si sono avvicinate a tanti occasioni passanti e si sono fatte consegnare soldi da destinare alla causa.



Tra i vari passanti le due ragazze, continuando a dissimulare il loro reale stato di salute, e fingendo di essere sordomute, hanno avvicinato anche un carabiniere, libero dal servizio, che dopo aver visto il documento ed insospettitosi dall'attività delle ragazze, si è qualificato ed ha approfondito gli accertamenti. Le giovani rumene, vistesi scoperte, hanno cercato invano di allontanarsi frettolosamente, provando anche a disfarsi della falsa documentazione.

Tentativo vano: entrambe sono state bloccate da una gazzella dei Carabinieri presente sul lungomare, nello svolgimento di un servizio finalizzato alla limitazione della diffusione del Covid-19 proprio nell'area della movida. Condotte in caserma e identificate, le ragazze sono state trovate in possesso di tre elenchi firmati da persone che generosamente avevano donato soldi per fini benefici, ignare che i soldi sarebbero finiti nelle tasche delle due truffatrici.

Inoltre, in una borsa, i militari hanno rinvenuto la somma di oltre 200 euro, frutto di numerose donazioni. Le due 20enni, infine, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Bari, mentre i falsi documenti ed i soldi sono stati sottoposti a sequestro e messi a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.