Settenario per l'Addolorata: il programma a Giovinazzo

Tutte le celebrazioni ed i momenti di riflessione si terranno nel rispetto delle norme anti-Covid

giovedì 18 marzo 2021 08.00
A cura di Gabriella Serrone
Partirà domani, 19 marzo, il Settenario in onore della Beata Vergine Maria Addolorata a Giovinazzo. Il programma delle celebrazioni liturgiche e dei momenti di intensa spiritualità tipici del periodo quaresimale è stato messo in piedi, non senza difficoltà legate alla pandemia tuttora in corso, dalla Confraternita di Santa Maria della Purificazione, guidata dal Priore Pantaleo Magarelli, in collaborazione con l'Associazione Addolorata e sotto la supervisione di don Andrea Azzollini, padre spirituale e parroco della Concattedrale, dove si terranno tutte le celebrazioni nel rispetto dei protocolli anti-Covid.


IL PROGRAMMA

Da domani e sino al 25 marzo il programma prevede Santo Rosario alle 8,30, Messa e Settenario alle 9.00 al mattino, mentre al pomeriggio il Rosario sarà recitato alle 18.30 e la celebrazione liturgica seguita dal Settenario a partire dalle 19.00.
Domani, 19 marzo, in particolare, durante la messa ci sarà la benedizione dei papà, nella giornata dedicata al padre per eccellenza, San Giuseppe.

Domenica 21 marzo gli orari saranno i seguenti: Sante Messe mattutine alle ore 8.00 (seguita da Settenario), 10.00 ed 11.30. A sera invece il programma prevede alle 18.30 il Rosario meditato e poi a seguire la celebrazione eucaristica e il Settenario.

Nelle giornate del 23-24 e 25 marzo, il Santo Rosario meditato che precederà la messa vespertina ospiterà Padre Roberto Francavilla, Assistente Nazionale e regionale dell'Ordine Francescano Secolare. A lui sarà affidata la meditazione comunitaria.

Il 26 marzo, giornata in cui la Chiesa cattolica commemora la BVM Addolorata, le celebrazioni raggiungeranno il culmine, con le Messe alle 8.00, alle 10.00 ed alle 18.30. Ma alle 20.00 ci sarà la via Crucis cittadina in diretta streaming sulla pagina Facebook "Parrocchia S.Maria Assunta Concattedrale Giovinazzo".

Un programma intenso, che assume ancor più valore in questo periodo pandemico in cui la comunità cattolica giovinazzese, ancora una volta guidata da don Andrea Azzollini, l'uomo che affidò alla Vergine la città qualche giorno dopo il lockdown dello scorso anno, non può non volgere lo sguardo al cielo e cercare la sua intercessione, affinché Maria allontani morte e dolore da noi. Lei, il cui cuore fu trafitto sotto quella Croce, sa quello che sentiamo e non può restare sorda al nostro grido d'aiuto.