Sasanelli, un tuffo nella tradizione con la ricetta di Antonia Ancona Rombaldi
Abbiamo seguito la preparazione del dolce tipico della festa di Ognissanti e del "giorno dei morti"
domenica 2 novembre 2025
Tra gli elementi rilevanti legati alla tradizione della festività di Ognissanti e della Commemorazione dei Defunti regna sovrano il sasanello (si può scrivere con una s o con due s ed in dialetto è "u'sassaniddè"), dolce che si prepara ogni anno in questi giorni e che affonda le radici nel passato nel nostro territorio. Noi di Giovinazzo Viva siamo sul pezzo e, quindi, calandoci nella concreta realtà della nostra cittadina, che pulsa di attivismo, di socialità, di generosità e di valori veri, vi raccontiamo attraverso una fotogallery accurata nella sua sequenzialità l'esperienza vissuta della preparazione dei sasanelli.
Per questo interessante momento di attenzione rivolto alla cucina del passato, ringraziamo la signora Antonia Ancona Rombaldi per la cortese disponibilità e ospitalità ricevuta. Ci ha dedicato un pomeriggio del suo tempo per istruirci su come si preparano questi dolci tanto gustosi e noi abbiamo pensato di coinvolgere i lettori in questa esperienza a contatto con il gusto. Innanzitutto scopriamo la ricetta con le dosi.
La ricetta di Antonia
Per un chilogrammo di farina occorrono 250 gr di zucchero, 100 gr di olio extravergine d'oliva, una bustina da venti gr di ammoniaca oppure di Lievito per dolci, mandorle tostate e tritate grossolanamente, 150 gr di gocce di cioccolato, la buccia grattugiata di un limone, un pizzico di cannella, vincotto di fichi quanto basta per amalgamare l'impasto che deve essere ben lavorato e risultare morbido. L'impasto che rimane appiccicato alle mani si può staccare mettendo olio o farina; si crea un panetto di forma allungata, dopo di che viene diviso in tozzetti che diventano poi palline lavorate tra le mani che saranno unte di olio, utile a dare la forma tonda e schiacciata ai sasanelli. Come si vede in foto, i dolci si sistemano nella teglia non molto vicini e si mettono a cuocere nel forno. Lei ha utilizzato il forno elettrico ventilato per una cottura dai tredici ai quindici minuti a 180 gradi. La signora Antonia consiglia di consumarli quando si sono raffreddati.
Un ricordo del passato di Antonia Ancona Rombaldi
Abbiamo chiesto ad Antonia Ancona Rombaldi di darci cenni di un ricordo passato… Ecco cosa ci ha detto. «La mia infanzia con mamma Ida e la nonna Emanuella è legata a tanti ricordi, uno bello fa riferimento a quando si preparavano questi dolci tradizionali per le festività. Abitando a piano terra, era bellissimo condividere le esperienze familiari e le ricorrenze con il vicinato e si sentiva per le strade il profumo del vin cotto, dei dolci cotti al forno e nello stesso tempo, nonostante i sasanelli siano un dolce che si prepara per la festa dei defunti e tutti i Santi, questo dolce tradizionale portava comunque gioia che si condivideva sia nella preparazione che nella degustazione. Ricordo anche che mia madre diceva "Le bbéne da la cambagne véne" facendo riferimento alle mandorle, al vin cotto di fichi e all'olio, prodotti e bontà della terra, presenti nella preparazione dei sasanelli. È solo uno dei tanti
bei ricordi del tempo passato che porto nel cuore in quanto fanno parte di una serie di valori familiari che ci hanno trasmesso dandoci buoni esempi che tutti i giovani di oggi dovrebbero conoscere e mettere in pratica», ha concluso Antonia Ancona Rombaldi.
Per questo interessante momento di attenzione rivolto alla cucina del passato, ringraziamo la signora Antonia Ancona Rombaldi per la cortese disponibilità e ospitalità ricevuta. Ci ha dedicato un pomeriggio del suo tempo per istruirci su come si preparano questi dolci tanto gustosi e noi abbiamo pensato di coinvolgere i lettori in questa esperienza a contatto con il gusto. Innanzitutto scopriamo la ricetta con le dosi.
La ricetta di Antonia
Per un chilogrammo di farina occorrono 250 gr di zucchero, 100 gr di olio extravergine d'oliva, una bustina da venti gr di ammoniaca oppure di Lievito per dolci, mandorle tostate e tritate grossolanamente, 150 gr di gocce di cioccolato, la buccia grattugiata di un limone, un pizzico di cannella, vincotto di fichi quanto basta per amalgamare l'impasto che deve essere ben lavorato e risultare morbido. L'impasto che rimane appiccicato alle mani si può staccare mettendo olio o farina; si crea un panetto di forma allungata, dopo di che viene diviso in tozzetti che diventano poi palline lavorate tra le mani che saranno unte di olio, utile a dare la forma tonda e schiacciata ai sasanelli. Come si vede in foto, i dolci si sistemano nella teglia non molto vicini e si mettono a cuocere nel forno. Lei ha utilizzato il forno elettrico ventilato per una cottura dai tredici ai quindici minuti a 180 gradi. La signora Antonia consiglia di consumarli quando si sono raffreddati.
Un ricordo del passato di Antonia Ancona Rombaldi
Abbiamo chiesto ad Antonia Ancona Rombaldi di darci cenni di un ricordo passato… Ecco cosa ci ha detto. «La mia infanzia con mamma Ida e la nonna Emanuella è legata a tanti ricordi, uno bello fa riferimento a quando si preparavano questi dolci tradizionali per le festività. Abitando a piano terra, era bellissimo condividere le esperienze familiari e le ricorrenze con il vicinato e si sentiva per le strade il profumo del vin cotto, dei dolci cotti al forno e nello stesso tempo, nonostante i sasanelli siano un dolce che si prepara per la festa dei defunti e tutti i Santi, questo dolce tradizionale portava comunque gioia che si condivideva sia nella preparazione che nella degustazione. Ricordo anche che mia madre diceva "Le bbéne da la cambagne véne" facendo riferimento alle mandorle, al vin cotto di fichi e all'olio, prodotti e bontà della terra, presenti nella preparazione dei sasanelli. È solo uno dei tanti
bei ricordi del tempo passato che porto nel cuore in quanto fanno parte di una serie di valori familiari che ci hanno trasmesso dandoci buoni esempi che tutti i giovani di oggi dovrebbero conoscere e mettere in pratica», ha concluso Antonia Ancona Rombaldi.