Quel futuro per la Destra diventato presente

Presentato alla Vedetta sul Mediterraneo uno scritto inedito di Pinuccio Tatarella

venerdì 21 luglio 2023 0.58
A cura di Giuseppe Dalbis
Un incontro tra rappresentanti di diverse fasi della vita politica della destra italiana è stato organizzato a Giovinazzo per presentare un libro pubblicato postumo di Pinuccio Tatarella.

"La Destra verso il futuro – Itinerario di una svolta", edito da Giubilei Regnani, è stato al centro di un dibattito che da esso ha tratto spunto e che si è tenuto ieri al tramonto sulla terrazza della Vedetta sul Mediterraneo, moderato dall'attrice Annabella Giordano.

Fabrizio Tatarella, nipote del politico pugliese dell'MSI tra i fondatori del progetto AN, ha raccontato la genesi della pubblicazione a seguito del ritrovamento casuale dello scritto, durante la pandemia, tra i 900 faldoni dell'archivio della sede della Fondazione Tatarella situata in via Piccinni a Bari, dichiarato di eccezionale interesse storico culturale dal Ministero per i Beni e le Attività culturali.

Nata prima dell'esperienza di governo del Berlusconi I e rimasto nascosto per le vicende politiche e la rapida scomparsa dell'allora vicepresidente del Consiglio dei Ministri, questa illustrazione di ciò che la destra ha rappresentato era già pronta per la pubblicazione per cui è stata aggiunta solo la prefazione di Giorgia Meloni, poi diventata premier.

Francesco Amoruso, ex parlamentare di AN, ha riconosciuto la visione strategica di Tatarella, convinto sostenitore della scelta maggioritaria «per scardinare quel sistema consociativo che emarginava la destra».

L'ex assessore regionale Nino Marmo ha ricordato con aneddoti la sua capacità di convincere e di coinvolgere nel progetto, aggiungendo che «oggi non abbiamo più il luogo dell'analisi di ciò che sarà, mentre Tatarella aveva già previsto nel 1986 la fine della DC, definita una zattera tra i due margini rappresentati da destra e sinistra allora ancora deboli».

Per l'ex consigliere regionale appena transitato in Fratelli d'Italia Domenico Damascelli «si sente la mancanza affettiva ma soprattutto politica di un uomo a cui il Sud e la Puglia devono tanto e che ha consentito lo sdoganamento di una destra democratica che preesisteva rispetto al fascismo, lo ha superato e lo ha anche superato. Se oggi fosse ancora in vita, la destra governerebbe a tutti i livelli anche qui da noi».

In tutti gli interventi e i ricordi, l'insegnamento che il "Ministro dell'Armonia" ha lasciato, ovvero che è necessario studiare per essere competenti e non cercare il consenso tramite slogan, purtroppo sempre più presenti nella dialettica politica del nostro tempo.