Presentato a Giovinazzo "Il decalogo della Non violenza"
Serata di grande spessore voluta da Fidapa e dal Centro Anti-Violenza Pandora con la Consulta Femminile e l'amministrazione comunale
mercoledì 26 novembre 2025
18.02
Il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la nostra città ha vissuto il suo pregnante momento di riflessione. Nell'auditorium "Don Tonino Bello", annesso alla Parrocchia Immacolata, si è svolta "L'altra me – Voci di donne a Giovinazzo, l'eco audace che attraversa il tempo" con la presentazione del progetto "Il decalogo della Non Violenza". L'iniziativa ha visto partecipi in stretta collaborazione l'associazione Fidapa BPW Italy, sezione di Giovinazzo, la Consulta Femminile, gli Istituti Scolastici "Bosco-Buonarroti" e "Bavaro-Marconi", il Liceo Classico Scientifico " Matteo Spinelli", il centro anti violenza Pandora e il Comune di Giovinazzo –Assessorato alle Pari Opportunità.
Attenzione puntata a donne che hanno fatto parte della storia della nostra città, tra queste l'illustre pittrice Giuseppina Pansini della quale è stato tracciato un profilo di alto valore artistico, umano e professionale. Il teatro, la danza, la musica, la narrazione e l'arte, proposte in svariati momenti che hanno costituito la serata, hanno creato una perfetta fusione utile per rafforzare il principio del rispetto, valorizzando la prevenzione nella direzione del contrasto alla violenza di genere, affinchè si acquisisca consapevolezza e maggiore sensibilità nelle relazioni. E come porre attenzione a tutto questo?
Coinvolgendo i giovani, i protagonisti del futuro attraverso un'osservazione attenta dell'emozionalità, della cura e del rispetto delle emozioni sia positive che negative. I docenti sono stati impegnati nel condurre gli studenti, tutti molto bravi, verso una ricerca approfondita di testi, di parole che inneggiano ai sentimenti e all'utilizzo delle parole sempre in modo armonioso e gentile. Perché la violenza non è solo urlare o sferrare un pugno: è anche una parola offensiva o un commento che utilizza parole umilianti. La violenza ha differenti sfaccettature: psicologica, fisica ed economica. La donna ha diritto all'affermazione della sua libertà e dell'autodeterminazione.
La giornata contro la violenza sulle donne deve ricordarci la responsabilità che abbiamo tra noi, siamo tutti coinvolti perché il rispetto è un impegno quotidiano. Anche tra donne dobbiamo imparare a sostenerci e rispettarci: se una donna ferisce un'altra donna abbiamo perso tutti, se una donna sostiene un'altra donna siamo sulla strada giusta per costruire qualcosa di buono. «Serve lavorare anche sulla solidarietà femminile», ha affermato Enza Serrone Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Giovinazzo. Di strada da percorrere ce n'è ancora tanta, ma con un impegno comune e condiviso si potranno raggiungere buoni risultati afferenti il mondo valoriale che regola la vita di tutte le persone.
Attenzione puntata a donne che hanno fatto parte della storia della nostra città, tra queste l'illustre pittrice Giuseppina Pansini della quale è stato tracciato un profilo di alto valore artistico, umano e professionale. Il teatro, la danza, la musica, la narrazione e l'arte, proposte in svariati momenti che hanno costituito la serata, hanno creato una perfetta fusione utile per rafforzare il principio del rispetto, valorizzando la prevenzione nella direzione del contrasto alla violenza di genere, affinchè si acquisisca consapevolezza e maggiore sensibilità nelle relazioni. E come porre attenzione a tutto questo?
Coinvolgendo i giovani, i protagonisti del futuro attraverso un'osservazione attenta dell'emozionalità, della cura e del rispetto delle emozioni sia positive che negative. I docenti sono stati impegnati nel condurre gli studenti, tutti molto bravi, verso una ricerca approfondita di testi, di parole che inneggiano ai sentimenti e all'utilizzo delle parole sempre in modo armonioso e gentile. Perché la violenza non è solo urlare o sferrare un pugno: è anche una parola offensiva o un commento che utilizza parole umilianti. La violenza ha differenti sfaccettature: psicologica, fisica ed economica. La donna ha diritto all'affermazione della sua libertà e dell'autodeterminazione.
La giornata contro la violenza sulle donne deve ricordarci la responsabilità che abbiamo tra noi, siamo tutti coinvolti perché il rispetto è un impegno quotidiano. Anche tra donne dobbiamo imparare a sostenerci e rispettarci: se una donna ferisce un'altra donna abbiamo perso tutti, se una donna sostiene un'altra donna siamo sulla strada giusta per costruire qualcosa di buono. «Serve lavorare anche sulla solidarietà femminile», ha affermato Enza Serrone Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Giovinazzo. Di strada da percorrere ce n'è ancora tanta, ma con un impegno comune e condiviso si potranno raggiungere buoni risultati afferenti il mondo valoriale che regola la vita di tutte le persone.