Preghiera civile a Maria di Corsignano 

In questi tempi difficili aiutaci a essere comunità

mercoledì 19 agosto 2020
A cura di Nicola Palmiotto
Insofferenza. Quando ero ragazzo la festa della Madonna di Corsignano mi dava fastidio. Dicevo: «Passato il santo, passata la festa. Speriamo il prima possibile». Crescendo invece ho visto le cose in modo diverso. Ho portato i miei figli tra la calca di via Marina della domenica pomeriggio. L'anno scorso li ho costretti ad uscire di casa all'alba per andare a piedi al Casale in mezzo agli altri pellegrini. Volendo posso aggiungere alla lista l'assistere al matinée in piazza Umberto o al Corteo storico, mangiare il panino prima dei fuochi d'artificio. Tradizioni, sicuramente (peraltro deteriori se le guardiamo con la lente della fede), ma spago che tiene insieme una comunità. Un filo rosso capace di trascendere il tempo e lo spazio. Perché c'è un fatto difficilmente controvertibile, che quando ero ragazzo non capivo: la Madonna di Corsignano significa comunità.

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A volte mi capita di fare sogni sfocati come se, io che sono miope, fossi senza occhiali: non riconosco i volti e i contorni delle cose. In questi mesi mi sembra di vivere dentro un sogno sfocato. Ho difficoltà a leggere la realtà che mi appare confusa e disordinata. Invece osservo che molti hanno un'idea precisa su ciò che accade e una risposta facile: dividere il grano dalla zizzania, puntare il dito contro l'altro per convincersi di fronte a se stessi di essere nel giusto e nel bene. Mentre gli altri inevitabilmente sono nel torto.

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Eppure non ci salveremo dividendoci. Quello che il virus ci sta sussurrando ma che, nonostante le apparenze e i balconi, fatichiamo a comprendere è il dovere di riscoprici comunità. Aiutarsi, comprendersi, lavorare per il bene comune. Sopportare il peso della responsabilità civica. Il compito di noi adulti è spiegare questi principi fondamentali ai ragazzi, che spesso reagiscono alle inquietudini con l'insofferenza, ma soprattutto metterli noi stessi in pratica per primi. La Madonna di Corsignano, emblema della comunità, ci mostra la strada: uno sopra al molteplice, unità di fronte alla disgregazione. Quest'anno forse non tutti potremo incrociare i nostri occhi con i suoi come abbiamo sempre fatto ogni fine agosto, ma dovremo innalzarle una preghiera: aiutaci a essere comunità.