Oggi si festeggia il Beato Nicola Paglia
Dalle 10.00 del mattino le celebrazioni. Ecco il percorso della processione
giovedì 16 febbraio 2017
05.00
Si celebra oggi la Festa liturgica del Beato Nicola Paglia. I festeggiamenti, che fino a qualche anno fa si svolgevano in agosto, furono spostati da Mons. Luigi Martella al 16 febbraio per evitare confusioni con il culto della Madonna di Corsignano.
Dal 13 al 15 febbraio ha avuto luogo il Triduo in onore del Beato culminata con l'adorazione delle sue reliquie poste dal 1959 sotto l'altare della Madonna del Rosario all'interno della chiesa di San Domenico.
Da questa mattina si entra nel vivo dei festeggiamenti. Alle ore 10.00 ci sarà "Il giullare del Beato Nicola Paglia", rappresentazione teatrale per le scolaresche degli Istituti Comprensivi "don Saverio Bavaro-Marconi" e "San Giovanni Bosco-Buonarroti".
Alle ore 18.30, presso la parrocchia San Domenico, il Solenne Pontificale presieduto da S.E. Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta, Ruvo di Puglia, Giovinazzo e Terlizzi. Alle celebrazioni parteciperà tutto il clero cittadino e con esso le autorità civili e militari, le associazioni e le confraternite locali. La Santa Messa sarà animata dal coro cittadino.
Al termine del Pontificale, la statua del Beato sarà portata in processione per le vie della città. Si parte dalla Parrocchia San Domenico con passaggio in piazza Vittorio Emanuele II, per poi imboccare salita Madonna degli Angeli, via Madonna degli Angeli e passare dalla piccola via San Giuseppe. Suggestivo il transito in via Gelso, dove il Beato Nicola Paglia nacque nel 1197, per poi giungere in piazza Costantinopoli, via Marina ed in piazza Vittorio Emanuele II. Rientro previsto nuovamente in San Domenico.
Il Beato, nato a Giovinazzo, già nel 1230, poco più che trentenne, ricevette l'incarico di terzo Provinciale per quella che veniva definita la Provincia domenicana Romana e che comprendeva un vastissimo territorio, dalla Toscana alla Sicilia.
Si distinse in tutto: per capacità di evangelizzare, per il suo forte carisma spirituale e per l'approccio caritatevole ai più bisognosi. Fu Monsignor Luigi Martella, nel 2015, a ricordare come l'intero Ordine domenicano spinse per una sua canonizzazione.
Continua il suo processo di santificazione, messo nero su bianco in una congrua documentazione in possesso della Diocesi. Quel processo di canonizzazione che anche i giovinazzesi vorrebbero si completasse al più presto e che rappresenta un completamento di un percorso virtuoso, volto a rendere il definitivo omaggio ad una figura definita di «primissimo livello» nell'intera storia della fraternità domenicana, vista la vicinanza con San Domenico di Guzman, fondatore dell'Ordine, le cui reliquie si trovano a Bologna.
Dal 13 al 15 febbraio ha avuto luogo il Triduo in onore del Beato culminata con l'adorazione delle sue reliquie poste dal 1959 sotto l'altare della Madonna del Rosario all'interno della chiesa di San Domenico.
Da questa mattina si entra nel vivo dei festeggiamenti. Alle ore 10.00 ci sarà "Il giullare del Beato Nicola Paglia", rappresentazione teatrale per le scolaresche degli Istituti Comprensivi "don Saverio Bavaro-Marconi" e "San Giovanni Bosco-Buonarroti".
Alle ore 18.30, presso la parrocchia San Domenico, il Solenne Pontificale presieduto da S.E. Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta, Ruvo di Puglia, Giovinazzo e Terlizzi. Alle celebrazioni parteciperà tutto il clero cittadino e con esso le autorità civili e militari, le associazioni e le confraternite locali. La Santa Messa sarà animata dal coro cittadino.
Al termine del Pontificale, la statua del Beato sarà portata in processione per le vie della città. Si parte dalla Parrocchia San Domenico con passaggio in piazza Vittorio Emanuele II, per poi imboccare salita Madonna degli Angeli, via Madonna degli Angeli e passare dalla piccola via San Giuseppe. Suggestivo il transito in via Gelso, dove il Beato Nicola Paglia nacque nel 1197, per poi giungere in piazza Costantinopoli, via Marina ed in piazza Vittorio Emanuele II. Rientro previsto nuovamente in San Domenico.
Il Beato, nato a Giovinazzo, già nel 1230, poco più che trentenne, ricevette l'incarico di terzo Provinciale per quella che veniva definita la Provincia domenicana Romana e che comprendeva un vastissimo territorio, dalla Toscana alla Sicilia.
Si distinse in tutto: per capacità di evangelizzare, per il suo forte carisma spirituale e per l'approccio caritatevole ai più bisognosi. Fu Monsignor Luigi Martella, nel 2015, a ricordare come l'intero Ordine domenicano spinse per una sua canonizzazione.
Continua il suo processo di santificazione, messo nero su bianco in una congrua documentazione in possesso della Diocesi. Quel processo di canonizzazione che anche i giovinazzesi vorrebbero si completasse al più presto e che rappresenta un completamento di un percorso virtuoso, volto a rendere il definitivo omaggio ad una figura definita di «primissimo livello» nell'intera storia della fraternità domenicana, vista la vicinanza con San Domenico di Guzman, fondatore dell'Ordine, le cui reliquie si trovano a Bologna.