Legittima difesa passa al Senato: ma cosa cambia?

Esultano Lega e centro-destra. A favore anche i 5 Stelle, contrari a sinistra. Insorgono ANM e penalisti

venerdì 29 marzo 2019 16.45
A cura di Gianluca Battista
Sono giornate di lavoro intenso in Senato. Dopo l'approvazione degli emendamenti al decreto legge su Pensioni a "Quota 100" e Reddito di Cittadinanza, Palazzo Madama ha approvato a maggioranza, nella giornata di ieri, 28 marzo, il disegno di legge sulla legittima difesa. Sono stati 201 i voti favorevoli, 38 quelli contrari e 6 gli astenuti.

Un voto che ha pienamente soddisfatto la Lega, con il Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha dichiarato: «Dopo anni di polemiche è stato sancito il sacrosanto diritto alla legittima difesa per chi viene aggredito a casa sua, nel suo bar, nel suo ristorante. Non si legittima il Far West, ma si sta con i cittadini perbene».

Dello stesso tenore le dichiarazioni del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede (M5S) che ha voluto precisare: «Non vi sarà alcun far west. Era un punto del nostro contratto di Governo e lo abbiamo rispettato. Da ora in poi - ha concluso - chi si difende legittimamente non attraverserà più un calvario giudiziario».

Concordi anche i pentastellati, sebbene con qualche mal di pancia in più dell'ala che aveva orientamenti ideologici più di sinistra, mentre il centro-destra compatto, da Forza Italia a Fratelli d'Italia, plaude al provvedimento visto come un aiuto alla maggiore percezione di sicurezza dei cittadini.

Contrari i senatori democratici e quelli di LEU che avevano già espresso con forza tutte le loro perplessità sul provvedimento. Il Segretario Dem, Nicola Zingaretti, ha invece parlato di «una legge che crea insicurezza e rende l'Italia più pericolosa. In questa legge non ci sono investimenti sulla sicurezza delle persone, nessun investimento sulla sicurezza urbana. C'è il Governo che dice agli italiani 'arrangiatevi, difendetevi, comprate le pistole e pensateci da soli'. Quando nel mondo si sa che più armi girano più morti ci sono», è stata la sua chiosa.

Dall'Associazione Nazionale Magistrati è invece arrivata una netta presa di posizione contro questa norma, disegnando anche i contorni dell'incostituzionalità: «Questa legge non tutelerà di più gli italiani rispetto al passato - è il parere del presidente Francesco Minisci - . Al contrario, introduce concetti che poco hanno a che fare con il diritto, prevedendo automatismi pericolosi e restringe gli spazi di valutazione dei magistrati, oltre a veicolare grandi difficoltà di interpretazione».

Sulla stessa lunghezza d'onda i penalisti italiani nelle loro dichiarazioni alle varie agenzie di stampa. Tra tutti Giandomenico Caiazza, presidente dell'Unione delle Camere Penali, che ha parlato di legge «inutile e pericolosa che interviene su un'emergenza virtuale, quindi inesistente».

LE NOVITÀ PIÙ IMPORTANTI - Ma cosa cambia sono in molti a chiederselo. Intanto viene modificato in parte l'art. 52 del Codice Penale, poiché viene introdotta "sempre" la valutazione della proporzionalità tra offesa e difesa se taluno è illegittimamente «presente nell'abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi».
Sull'articolo 55, quello che concerne l'eccesso colposo, invece interverrebbe il secondo articolo della norma appena votata in Senato. Viene esclusa la possibilità di essere punito per chiunque abbia agito in «stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto». Resta esclusa la responsabilità civile di chi si è difeso.
Per i ladri di appartamento c'è solo una via di fuga, che è quella della possibilità di ottenere sempre la sospensione condizionale della pena, ma la norma diviene più severa poiché potranno ottenerla solo dopo aver versato il risarcimento danni alla persona offesa.
Pene più severe, fino a 4 anni, sono infine previste per la violazione di domicilio, mentre è stato introdotto un duro giro di vite per topi d'appartamento e scippatori, con possibilità di condanna fino a 7 anni di carcere.