“Le sciùche de ‘na volt a Scevenàzze”, premiati i bimbi della "don Saverio Bavaro"
Lunedì scorso la cerimonia alla presenza di genitori e docenti
mercoledì 23 maggio 2018
06.00
"Le sciùche de 'na volt a Scevenàzze" è stato il tema del progetto "Il nonno mi racconta", curato dall'associazione culturale Touring Juvenatium del presidente Vito Fumai in collaborazione con la Fondazione Famiglia Piscitelli D'Agostino ed ha goduto del supporto delle dirigenze degli Istituti Comprensivi giovinazzesi nonché degli Assessorati alle Politiche Educative ed alla Cultura del Comune di Giovinazzo.
La premiazione dei giovanissimi alunni della scuola "don Saverio Bavaro" è avvenuta lunedì scorso, 21 maggio, nella sala centrale del plesso della zona 167, alla presenza della dirigente scolastica, Carmela Rossiello, della coordinatrice del progetto, l'insegnante Sara Andriani e di tutta la squadra che ha guidato i bimbi in un percorso alla riscoperta del vernacolo, composta da Giulia Marino, Maria Crocifissa Schiavone, Vincenza De Pergola, Suor Urszula Zelazko, Susanna De Candia, Filomena Di Molfetta, Cristina Turturro, Concetta Dalbis, Vittoria Nappi e Annunziata De Palma. Con i piccoli c'erano anche genitori e, ovviamente, nonni.
Attraverso i racconti di questi ultimi, infatti, i bimbi hanno potuto riscoprire la bellezza del dialetto, vera lingua che univa la gente, patrimonio che non va disperso. E questa è la battaglia culturale che la Touring Juvenatium sta portando avanti da alcuni anni, non solo grazie ad un seguitissimo premio di poesia in vernacolo, ma anche utilizzando progetti come questo per propagandare l'importanza della conservazione della memoria.
Una battaglia culturale unita a quella per una sana attività fisica, che permetta agli alunni di imparare a giocare in squadra, rispettando le regole.
Ad essere premiati gli alunni delle classi quinte, che in 73 hanno partecipato a questo progetto. La generazione del terzo millennio è così entrata in contatto con i giochi di strada, quelli che non avevano bisogno di ausili tecnologici per divertire i loro omologhi di 40, 50 e 60 anni fa.
La salvaguardia dell'integrità linguistica giovinazzese è l'obiettivo primario dell'associazione di corso Amedeo, i cui vertici spiegano: «L'auspicio è stato quello di poter far rivivere emozioni accantonate nel tempo e, possibilmente, avere ulteriori argomenti per sorridere e divertirsi insieme. D'altra parte è anche auspicabile che, pur nel loro mondo governato da smartphone e consolle, i giovani partecipanti possano sperimentare l'importanza di un'esperienza ludica "reale", anziché "virtuale"».
Il prossimo appuntamento è fissato per martedì prossimo, 29 maggio, sempre alle ore 17.00, alla scuola primaria "San Giovanni Bosco", dove saranno a loro volta premiati gli alunni di quell'istituto. Una conclusione degna di un lungo progetto, partito nell'autunno scorso ed arrivato sino al termine dell'anno scolastico.
La premiazione dei giovanissimi alunni della scuola "don Saverio Bavaro" è avvenuta lunedì scorso, 21 maggio, nella sala centrale del plesso della zona 167, alla presenza della dirigente scolastica, Carmela Rossiello, della coordinatrice del progetto, l'insegnante Sara Andriani e di tutta la squadra che ha guidato i bimbi in un percorso alla riscoperta del vernacolo, composta da Giulia Marino, Maria Crocifissa Schiavone, Vincenza De Pergola, Suor Urszula Zelazko, Susanna De Candia, Filomena Di Molfetta, Cristina Turturro, Concetta Dalbis, Vittoria Nappi e Annunziata De Palma. Con i piccoli c'erano anche genitori e, ovviamente, nonni.
Attraverso i racconti di questi ultimi, infatti, i bimbi hanno potuto riscoprire la bellezza del dialetto, vera lingua che univa la gente, patrimonio che non va disperso. E questa è la battaglia culturale che la Touring Juvenatium sta portando avanti da alcuni anni, non solo grazie ad un seguitissimo premio di poesia in vernacolo, ma anche utilizzando progetti come questo per propagandare l'importanza della conservazione della memoria.
Una battaglia culturale unita a quella per una sana attività fisica, che permetta agli alunni di imparare a giocare in squadra, rispettando le regole.
Ad essere premiati gli alunni delle classi quinte, che in 73 hanno partecipato a questo progetto. La generazione del terzo millennio è così entrata in contatto con i giochi di strada, quelli che non avevano bisogno di ausili tecnologici per divertire i loro omologhi di 40, 50 e 60 anni fa.
La salvaguardia dell'integrità linguistica giovinazzese è l'obiettivo primario dell'associazione di corso Amedeo, i cui vertici spiegano: «L'auspicio è stato quello di poter far rivivere emozioni accantonate nel tempo e, possibilmente, avere ulteriori argomenti per sorridere e divertirsi insieme. D'altra parte è anche auspicabile che, pur nel loro mondo governato da smartphone e consolle, i giovani partecipanti possano sperimentare l'importanza di un'esperienza ludica "reale", anziché "virtuale"».
Il prossimo appuntamento è fissato per martedì prossimo, 29 maggio, sempre alle ore 17.00, alla scuola primaria "San Giovanni Bosco", dove saranno a loro volta premiati gli alunni di quell'istituto. Una conclusione degna di un lungo progetto, partito nell'autunno scorso ed arrivato sino al termine dell'anno scolastico.