"Orizzonti Solidali": premiata la Pro Loco di Giovinazzo per il progetto Aué(je)
Teresa Fiorentino: «Il nostro sogno è che in ogni casa ci sia il gioco da tavolo»
venerdì 21 novembre 2025
Una vittoria sentita e importante per la comunità di Giovinazzo. Lo scorso 15 novembre, alla Fiera del Levante di Bari, si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori della tredicesima edizione del concorso "Orizzonti Solidali", promosso dalla Fondazione Megamark. Tra i vari progetti nell'ambito dell'assistenza sociale, sanità, cultura e lotta contro l'abbandono scolastico, quest'anno un posto d'onore è stato riservato alla Pro Loco di Giovinazzo per "Aué(je)".
«Gioco, identità e inclusione», sono questi i pilastri di "Aué(je)", il gioco da tavolo creato ex novo e rivolto ai bambini e anziani. L'iniziativa è frutto di un proficuo brainstorming tra le volontarie del servizio civile, nonché socie della Pro Loco, coordinate dalla vicepresidente dell'associazione, Teresa Fiorentino.
Lo scopo del gioco è duplice: da un lato, fornire una forma di apprendimento inclusivo e stimolare la curiosità nei più piccoli; dall'altro rappresentare uno strumento per mantenere vivi i ricordi e la memoria degli anziani, attivando funzioni cognitive come l'attenzione e la concentrazione.
Non meno importante è la valorizzazione del territorio giovinazzese: l'iniziativa, infatti, mira a potenziare il senso di identità locale attraverso la conoscenza del patrimonio storico-culturale.
Per celebrare questa vittoria, abbiamo intervistato Teresa Fiorentino, che ha mostrato una grande emozione: «Sicuramente un grande traguardo. Già rientrare nella lista dei primi 50 sui 553 progetti è stato stato motivo di orgoglio».
«Essere vincitori di questo bando - ha aggiunto - significa dimostrare il significativo contributo che ogni Pro Loco può dare all'interno della comunità e rafforza l'idea di come possa svolgere un'attività trainante sul territorio».
Aué(je) non sarà un'iniziativa isolata: «Nell'ottica di una collaborazione attiva, ci sarà il coinvolgimento di una scuola con cui abbiamo sviluppato un protocollo d'intesa e anche cooperative presenti sul territorio», ha precisato Teresa Fiorentino.
La vicepresidente ha infine condiviso quello che è il sogno dell'associazione: «Il nostro sogno è che in ogni casa ci sia il gioco da tavolo, dove bambini, nipoti e genitori possano giocare insieme».
«Gioco, identità e inclusione», sono questi i pilastri di "Aué(je)", il gioco da tavolo creato ex novo e rivolto ai bambini e anziani. L'iniziativa è frutto di un proficuo brainstorming tra le volontarie del servizio civile, nonché socie della Pro Loco, coordinate dalla vicepresidente dell'associazione, Teresa Fiorentino.
Lo scopo del gioco è duplice: da un lato, fornire una forma di apprendimento inclusivo e stimolare la curiosità nei più piccoli; dall'altro rappresentare uno strumento per mantenere vivi i ricordi e la memoria degli anziani, attivando funzioni cognitive come l'attenzione e la concentrazione.
Non meno importante è la valorizzazione del territorio giovinazzese: l'iniziativa, infatti, mira a potenziare il senso di identità locale attraverso la conoscenza del patrimonio storico-culturale.
Per celebrare questa vittoria, abbiamo intervistato Teresa Fiorentino, che ha mostrato una grande emozione: «Sicuramente un grande traguardo. Già rientrare nella lista dei primi 50 sui 553 progetti è stato stato motivo di orgoglio».
«Essere vincitori di questo bando - ha aggiunto - significa dimostrare il significativo contributo che ogni Pro Loco può dare all'interno della comunità e rafforza l'idea di come possa svolgere un'attività trainante sul territorio».
Aué(je) non sarà un'iniziativa isolata: «Nell'ottica di una collaborazione attiva, ci sarà il coinvolgimento di una scuola con cui abbiamo sviluppato un protocollo d'intesa e anche cooperative presenti sul territorio», ha precisato Teresa Fiorentino.
La vicepresidente ha infine condiviso quello che è il sogno dell'associazione: «Il nostro sogno è che in ogni casa ci sia il gioco da tavolo, dove bambini, nipoti e genitori possano giocare insieme».