L'ultimo libro di Agostino Picicco presentato alla Camera dei Deputati

Notevole il parterre dei relatori che hanno accompagnato il giornalista e saggista giovinazzese

martedì 28 ottobre 2025
A cura di La Redazione
Non si è trattato della classica presentazione di libro, pur in una sede importante e con un parterre di relatori e di ospiti autorevoli. Il nuovo libro di Agostino Picicco, "Essere per esserci. Sui social con testa e cuore", presentato il 23 ottobre a Roma presso la Sala Matteotti della Camera dei Deputati, ha costituito occasione di studio, di confronto e di dibattito tra i parlamentari intervenuti appartenenti alle diverse forze politiche, uniti dal desiderio di cogliere gli spunti utili per affrontare, comprendere, normare uno dei fenomeni più rivoluzionari del nostro tempo quale quello dei social.

Per questo i relatori, capovolgendo lo schema per cui l'autore parla alla fine, hanno chiesto ad Agostino Picicco di svolgere all'inizio dell'incontro una relazione sul senso dei social oggi.

Così l'autore ha ricordato che i social media sono nati circa una ventina d'anni fa con l'obiettivo di farci connettere meglio gli uni con gli altri, di aiutarci a condividere interessi e passioni, per migliorare la nostra vita, rappresentando un imprescindibile processo che ha modificato totalmente il modo di relazionarci, di comunicare, di esprimere la nostra umanità.

Il fantastico mondo di social, paradossalmente, non ha abolito uno dei mali del nostro tempo: l'individualismo che porta a vedere nell'altro una minaccia o al più uno strumento per il proprio scopo. Di qui la domanda di Picicco se i social possono ancora aiutarci a sentirci umani e solidali nella consapevolezza che la persona umana è portatrice di una dimensione di infinito, che supera la mera contingenza della tecnologia. L'amore, la sofferenza, la creatività, il sacro, la bellezza, non possono essere tradotti in algoritmi. E la bussola per non smarrirsi è data dal volto dell'altro che è la cifra etica di ogni comunicazione.

Di fronte a queste derive è sempre più urgente che il mondo adulto riprenda in mano le redini dell'educazione al digitale: questo l'invito di Picicco ai parlamentari. La politica ha il dovere etico di considerare il mondo digitale, di confrontarsi con lui e vegliare sulle trasformazioni che apporta alla nostra vita, facendo attenzione all'aspetto della tutela dei diritti di ciascuno. Una sinergia, insomma, tra adulti, politica e istituzioni che si si rivela vincente, perché – ha concluso Picicco – "la differenza la fanno i dettagli: se invece di dare spazio solo a sé stessi, si comincia a dare attenzione agli altri, a fare spazio alla felicità dell'altro, il mondo sarà migliore, anche per merito dei social".

Le parole dell'autore sono state ampiamente condivise dai parlamentari presenti che peraltro avevano letto con attenzione il volume, ricavandone una serie di appunti manoscritti.
A guidare il dibattito è stato il giornalista parlamentare RAI Luciano Ghelfi, volto noto del TG2 e di TG2 Post, il quale ha fatto riferimento al rapporto di amicizia, antico e solido con l'autore, anche grazie all'esistenza di chat di gruppo che ne mantengono vivo l'aggiornamento.

L'onorevole Luca Sbardella, ricordando quando la comunicazione avveniva tramite scritte sui muri (fenomeno ora per fortuna in calo) e bigliettini passati sottobanco, ha sottolineato l'importanza dei social nell'attività politica e parlamentare quale elemento di condivisione con gli elettori (e non solo) delle attività svolte e dei risultati raggiunti, e come strumento di dialogo (nei termini del civile confronto).
Su questo punto è tornata l'onorevole Simona Bonafè individuando i social come forma di costruzione del consenso e come nuovo paradigma culturale del nostro tempo, affermando che è compito della politica governare le rivoluzioni. In tal senso il libro di Picicco contiene alcuni concetti, quali quello di autenticità e di gentilezza, che possono offrire la giusta via per l'uso e la regolamentazione dei social.

Quello di considerare i social per migliorare la vita delle persone e il loro tempo è stato il fulcro dell'intervento dell'onorevole Alessandro Colucci, segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, che ha rimarcato la centralità della persona e l'importanza che le relazioni avvengano in presenza, ove possibile, proprio per recuperare un'umanità che oggi, per comodità o pigrizia, rischia di essere sopraffatta dall'uso della tecnologia.

L'evento ha visto la presenza e l'introduzione del Vicepresidente della Camera onorevole Giorgio Mulè, che ha avuto la gentilezza di incontrare riservatamente l'autore e i relatori prima dell'incontro per felicitarsi con Agostino Picicco ed evidenziare i punti salienti del libro, sottolineando, nell'intervento pubblico, l'importanza della memoria e dell'identità che ben emergono nelle pagine del libro.

Hanno partecipato all'evento, tra gli altri, il vaticanista di Avvenire, Mimmo Muolo, il giornalista RAI Renato Piccoli, Stefania Rotolo di Telenorba, il direttore comunicazione della casa editrice Paoline, Romano Cappelletto, la referente per la promozione editoriale territoriale Sara Achille e i rappresentati delle Associazioni Pugliesi e di organismi governativi. Il saluto dei parlamentari pugliesi è stato rivolto dall'onorevole Vito Depalma, che ha ricordato il contributo di Picicco nel tenere i legami tra Milano e la Puglia tramite l'Associazione Regionale Pugliesi. Un messaggio di saluto è altresì pervenuto dall'europarlamentare Francesco Ventola che ha dato atto dei lavori del Parlamento Europeo specificatamente sull'uso dei social da parte dei minori.