L’allarme di Sinistra Italiana: «Puzza di plastica bruciata in città»

Il fenomeno avvertito nei giorni scorsi nella zona di via Molfetta; segnalazioni anche in piazza Vittorio Emanuele II e via Bitonto. «Riporteremo il fatto agli organi competenti»

martedì 31 marzo 2020
A cura di Nicola Palmiotto
Roghi di materiali plastici nel territorio di Giovinazzo durante la quarantena? È questo il dubbio sollevato da Sinistra Italiana, che nelle scorse ore in un post su Facebook ha rilanciato l'allarme riguardo un fenomeno che continua a verificarsi, sebbene a fasi alterne, da alcuni mesi (foto d'archivio).

«In queste sere di quarantena - scrive SI -, con la città e le strade svuotate dalle restrizioni, pare si stia ripetendo un fenomeno già segnalato non molto tempo fa alle autorità competenti, ovvero un terribile e persistente odore di bruciato e di materiali plastici combusti. Scendendo come ogni sera a conferire i propri rifiuti per la raccolta differenziata non si può non notare che anche in questa serata di scirocco l'aria in alcune zone della città è irrespirabile e il cattivo odore si percepisce anche nelle abitazioni».

Secondo il partito del segretario Tommi Bonvino sono diverse le segnalazioni che ricondurrebbero il fenomeno ad un'area territoriale piuttosto precisa: quella intorno a via Molfetta. Ma alcuni cittadini avrebbero percepito l'acre odore di plastica bruciata anche nella zona di piazza Vittorio Emanuele II e di via Bitonto. «Che qualcuno - prosegue SI - stia pensando di approfittare della distrazione dei controlli per smaltire illecitamente chissà che cosa? Se si pensa di spargere i propri veleni impunemente in un momento in cui la salute dei cittadini è già messa in seria difficoltà ci si sbaglia di grosso. Segnaleremo il fatto agli organi competenti e alle autorità affinché vengano intensificati i controlli».