Inaugurazione Ponente, il PD: «Dove sono finite le panchine in pietra?»

Dura nota sul restyling e sulle indennità di Sollecito

lunedì 6 marzo 2017
Vive di fiammate la campagna elettorale per le elezioni amministrative di giugno. Il Partito Democratico giovinazzese ha atteso un po' prima di far sentire la sua voce su due questioni che stanno animando il dibattuto cittadino: l'inaugurazione del Lungomare di Ponente e le indennità di funzione del Vicesindaco, Michele Sollecito.

In una dura ed articolata nota della Segreteria si legge: «Nel mese di dicembre scorso sono state inaugurate dieci panchine del Lungomare Nazario Sauro di Bari, completamente rivisitate con disegni, colori e messaggi poetici da nove studenti dell'Accademia delle Belle Arti di Bari attraverso l'iniziativa, realizzata dall'Assessorato comunale alle Culture, denominata "Talking Bench" (letteralmente panchine parlanti). L'Amministrazione comunale di Giovinazzo, invece, ancora una volta si distingue, negativamente naturalmente, da quelle degli altri Comuni.

Infatti - spiegano i Democratici -, conclusi i lavori di consolidamento, pagati con i soldi di un finanziamento ministeriale ottenuto dalla precedente Amministrazione, il 21 marzo prossimo il lungomare di ponente ritornerà fruibile, ma senza panchine. Dove sono finite le vecchie panchine in pietra? Qualcuno le ha viste?
È mai pensabile un lungomare così lungo senza panchine? - è la domanda -. Evidentemente per il Sindaco Tom, sì», rispondono dal PD.

Poi la presa di posizione chiara, netta: «Un lungomare senza quelle panchine, che ha visto generazioni di giovani ed anziani, residenti e non, sedersi per intrattenersi, per ammirare il litorale durante le calde serate estive, è sicuramente un lungomare che perde di funzionalità, decoro e valorizzazione».

«Ci chiediamo come mai - continuano dalla Segreteria piddina -, previa autorizzazione ministeriale, non utilizzare le sostanziose economie di gara per posizionarci nuove panchine, magari piantare nuovi alberi in sostituzione di quelli attuali e anche verniciare i lampioni per continuare a preservarli nel tempo. Certo, occorreva indire una nuova gara per riutilizzare tali risorse e quindi sarebbe passato altro tempo. Depalma, tempo, invece, non ne ha, così preso dalla frenesia di mostrare il restyling del lungomare esattamente in concomitanza con le prossime elezioni amministrative.

Così come si accingerà a fare l'inaugurazione delle altre opere, realizzate tutte con i finanziamenti reperiti dalla precedente Amministrazione, ma che Depalma naturalmente "venderà", in senso comunicativo ovviamente, come proprie creature. E per di più cercherà di farlo in pompa magna, con effetti e procedure da palcoscenico, per non deludere il suo insaziabile narcisismo mediatico di showman istituzionale».

L'esempio portato dai Dem è quello dell'altra inaugurazione, che riguarda il litorale di Levante, programmato per gli inizi del mese di maggio e che vedrà la presenza dell'Aeronautica Militare. Per il PD giovinazzese è quasi certa una presenza: «con ogni probabilità il 7 (maggio, ndr) - annunciano -, ci sarà l'inaugurazione del Lungomare di Levante. E sapete perché? La spiegazione sta nel fatto che, durante la festa di San Nicola di Bari, ci sarà la performance delle Frecce Tricolori che ogni due anni appaiono sui cieli del capoluogo in occasione della festa del Santo patrono.

Ebbene, il Sindaco, in cambio dell'intitolazione di un pezzo del Lungomare di Levante alla forza armata dell'Aereonautica Militare - scrive la Segreteria guidata da Michele Delle Fontane -, sta tempestando i suoi vertici militari per cercare di ottenere un passaggio delle Frecce Tricolori sui cieli di Giovinazzo nel giorno delle prove. Ecco come impiega alacremente il suo tempo, per fregiarsi di eventi con tanto fumo (è proprio il caso di dirlo) e poca sostanza, o meglio con la sostanza guadagnata da altri».

Quanto alle panchine mancanti sul Lungomare Marina Italiana, invece, il Partito Democratico lancia una provocazione: si potrebbero «Utilizzare i 22.000 euro di soldi comunali, non dovuti, che il suo Vicesindaco Sollecito deve restituire in un'unica soluzione, e non certo a rate, al Comune».

Ed a proposito della dibattuta vicenda delle indennità percepite da Michele Sollecito, i piddini rincarano la dose: «Per Michele Sollecito la data di scadenza è coincisa con l'8 agosto scorso - si legge -, quando finalmente, a suo dire, si accorgeva dell'errore e decideva di comunicare al Comune di non aver diritto all'indennità piena. Possibile che una persona che si dice attenta e rispettosa delle regole, viene assunta e si dimentica di comunicarlo al Comune?».


Secondo la Segreteria PD, quindi, non si tratterebbe di un «errore di fede, ma un grave peccato», forse, è la loro supposizione, conseguente ad un controllo dell'Agenzia Entrate, circostanza questa in ogni caso smentita.

«Naturalmente l'assessore Sollecito - è l'attacco finale - non verrà sicuramente pervaso dal civico senso di responsabilità istituzionale e continuerà con sfacciataggine a rimanere incollato alla poltrona, che peraltro gli serve per pagare parte del debito dovuto (in realtà le ultime mensilità sono state trattenute alla fonte, ndr). Ma ancora per poco - è l'affondo conclusivo -, perché ci auguriamo e ne siamo convinti che fra qualche mese, finalmente, il nostro Comune finirà, per questi personaggi, di essere solo una mucca da mungere».

Temi tutti interessanti da sviscerare ed è per questo che noi speriamo di poter essere arbitri, molto presto, di un confronto tra tutti i candidati Sindaco. Ne gioverebbe il dibattito ed avremmo chiarezza per noi addetti ai lavori e per la cittadinanza.

Presto giungeranno a tutti i nostri inviti formali.