Il 4 dicembre Giovinazzo ricorderà Luciano Pignatelli

Celebrazione della Messa dai Frati Cappuccini. E domani pranzo sociale dell'Associazione Nazionale Carabinieri tra cultura e solidarietà

sabato 1 dicembre 2018
A cura di Gianluca Battista
Luciano Pignatelli è il figlio prediletto di Giovinazzo. A lui, al suo sacrificio per la nazione, la cittadina adriatica ogni anno rivolge un pensiero, un momento condiviso di riflessione.

Martedì 4 dicembre, alle ore 10,00, nella Chiesa dei Frati Cappuccini, sarà celebrata da Monsignor Giuseppe Milillo una Santa Messa a 31 anni dalla tragica scomparsa di un ragazzo eroe inconsapevole, Medaglia d'Oro al Valore Militare. Al termine della celebrazione si muoverà un piccolo corteo per raggiungere la tomba del valoroso militare.

A Luciano Pignatelli la città di Giovinazzo ha dedicato una strada e soprattutto l'Aula consiliare di Palazzo di Città, luogo deputato alle decisioni in favore di una comunità che non ne dimentica il sacrificio.

Pignatelli e Carmelo Ganci, commilitone originario di Siracusa, il 4 dicembre 1987 erano liberi dal servizio e su una Fiat Ritmo si lanciarono immediatamente all'inseguimento di una Saab 9000. A bordo di quell'auto i malviventi che avevano messo a segno una rapina a Castel Morrone, nel casertano.

Dopo un rocambolesco inseguimento, i due carabinieri inter­cettarono l'auto incriminata tra Castel Morrone e Piana di Monte Verna. Ma quella fu per loro una trappola mortale. I rapinatori svoltarono in un viottolo di campagna, spegnen­do i fari, ed attendendo il passaggio di Ganci e Pignatelli, che furono quindi raggiunti e contro cui furono esplosi diversi colpi da un fucile Winchester 30 Luger calibro 7,65.

Feriti, i due militari restarono di fatto impossibilitati ad uscire dall'abitacolo e lì furono raggiunti e finiti senza pietà dai componenti della banda con oltre 60 colpi esplosi all'indirizzo dei due ragazzi colpevoli solo dell'amore per la divisa che in quel momento, paradossalmente, non indossavano.

Nel 2009 la sentenza definitiva di Cassazione, che ha confermato il carcere a vita per Francesco Mauriello, 44 anni, Antonio Basco, 40 anni e per il 43enne Pasquale Spierto, i carnefici che hanno spezzato due giovani vite, sottraendole al bene dei familiari e delle loro comunità di provenienza.

L'Associazione Nazionale Carabinieri, guidata da Antonio Galizia, renderà quindi omaggio a Luciano Pignatelli, ricordandone un sacrificio che non potrà mai essere considerato vano, esempio per chi ha cucita addosso quella divisa.

L'ANC si riunirà inoltre presso la Tenuta Ruggiero di Bitonto domani, domenica 2 dicembre, a partire dalle 13.30. Un pranzo sociale per salutare un anno ricco di iniziative culturali e solidali, secondo il nuovo corso voluto dal presidente. Un momento conviviale, certamente, ma anche di riflessione collettiva su obiettivi e progetti per il futuro a medio termine, condito da un momento culturale e da uno spettacolo di cabaret.