Ieri sera la processione del Corpus Domini

Tanta gente per le strade in occasione di una delle Solennità più importanti della Chiesa Cattolica

lunedì 19 giugno 2017
La luce del crepuscolo ha fatto da cornice all'uscita della processione del Corpus Domini dalla chiesa di Sant'Agostino. Tante le persone presenti sulle strade del percorso, alcune in preghiera, altre in referente silenzio.

Giovinazzo ha così celebrato ieri sera una delle Solennità più importanti per la Chiesa Cattolica, di cui si hanno tracce storiche per la primissima volta nel 1247 in Belgio, precisamente nella Diocesi di Liegi. La ricorrenza intendeva celebrare la reale presenza del Corpo di Cristo all'interno dell'Eucarestia. Una tesi palesemente in contrasto con quelle del filosofo francese, Berengario di Tours, secondo il quale la presenza del Cristo era meramente simbolica.

L'istituzione ufficiale della festività, tuttavia, è successiva e datata 1264 ed è fatta risalire alla Bolla papale "Transiturus" , emanata da Urbano IV ed estesa a tutta la Chiesa occidentale.

Molte diocesi celebrano ormai il Corpus Domini non più il giovedì successivo alla ricorrenza della Santissima Trinità, come tradizione vuole, ma la domenica dopo.

Ieri sera l'ostensorio, in mano a don Beppe de Ruvo, parroco di Sant'Agostino, ha fatto il giro della città sotto l'alto baldacchino, portato in processione dai confratelli del Santissimo Sacramento accompagnati dal clero locale. E dietro quella immagine, ci piace pensare questo, ci potrebbe essere la sintesi di una comunità che si identifica nel suo Dio e che mette da parte, per qualche ora, le piccole beghe politiche terrene per qualcosa di più grande, di più alto e di più bello.

(*foto Giangaetano Tortora)