Giovinazzo senza nuovi contagi dal 7 al 13 giugno

Il dato è contenuto nel settimanale report della ASL Bari

venerdì 18 giugno 2021 13.40
Giovinazzo può finalmente respirare.

Nella giornata di venerdì 18 giugno la conferma è arrivata dalla ASL Bari, nel suo consueto rapporto: nella settimana dal 7 al 13 giugno nella cittadina adriatica non ci sono stati contagi da Covid-19 e quindi il tasso di contagio ogni 100mila ipotetici abitanti è sceso a zero. Una notizia eccellente, dopo mesi tribolati in cui hanno perso la vita 17 persone.
Nella settimana precedente, quella dal 31 maggio al 6 giugno, vi era stato un solo nuovo infetto ed il tasso era del 5,1. Nella Città Metropolitana di Bari la media è di 194 nuovi casi, con un tasso di incidenza del 15,8 ogni 100mila residenti (G.B.).

IL SUNTO DELLA ASL BARI

Tredici comuni senza contagi, otto con un solo caso e altri dodici con un numero di casi molto basso, tra due e cinque. Sono i numeri più significativi del report di questa settimana, la prima in "zona bianca", che registra un tasso settimanale di 15,8 casi per 100mila abitanti.
La campagna vaccinale, parallelamente, continua a fornire indicazioni favorevoli in termini di dosi somministrate e di copertura vaccinale garantita alle diverse fasce di età. Nell'ultima settimana, tra l'11 e il 17 giugno, sono state infatti somministrate poco più di 86mila dosi, una quantità che ha consentito di superare la soglia del milione di vaccini inoculati in tutto il territorio barese.
Numeri rilevanti che garantiscono l'immunizzazione, almeno con una dose, al 56% della popolazione generale e al 62 per cento di quella vaccinabile (dai 12 anni in su), con un buon risultato nella città di Bari, dove il 63 per cento della popolazione vaccinabile ha già ricevuto una dose di vaccino e il 30% ha completato il ciclo vaccinale.
Percentuali elevate di immunizzazione, anche rispetto ai dati di copertura nazionale, si registrano ugualmente tra le diverse fasce d'età, a partire da quelle maggiormente esposte al rischio: l'80% dei 50-59enni ha fatto la prima dose di vaccino, contro il 63,3 a livello italiano; immunizzato con prima dose l'88% dei 60-69enni (73,9 in Italia), così come il 93% degli over 70 (a fronte dell'83,9 nazionale) e ultraottantenni (91,6 nazionale).
Man mano che la campagna raggiunge le fasce d'età più giovani, sta crescendo l'adesione e quindi la copertura – sempre almeno con una dose – tra i 40enni, immunizzati per il 63% (47,4 il dato nazionale), e dei 30enni, di cui il 32% ha fatto la prima dose di vaccino, un dato quest'ultimo perfettamente in linea con quello italiano.
Risultati confortanti che, a maggior ragione, devono indurre la popolazione a continuare ad aderire con convinzione ad una campagna vaccinale di portata davvero storica.