Ex "Santarella", arrivano i fondi dal SAC

L'Assessora Paladino: «Da utopia a realtà»

sabato 7 novembre 2015 05.30
A cura di Gianluca Battista
Creare un nuovo polo culturale che punti alla valorizzazione e promozione del nostro territorio, attraverso il recupero di un immobile nel cuore di Giovinazzo, che diventi una sorta di struttura polifunzionale.

Nella mente degli amministratori giovinazzesi l'ex Convento agostiniano, poi istituto professionale "Santarella", dovrebbe diventare tutto questo. Di certo ora c'è che quel progetto rientra tra i quattro finanziati dal SAC (Sistemi Ambientali e Culturali) del Nord Barese con 1.200.000 euro, rinvenienti tutti dai fondi del P.O. Fesr Puglia 2007-2013 (Asse IV).

Ieri mattina si è svolta la conferenza stampa di presentazione a Bari, che, per Giovinazzo, ha visto la partecipazione del Sindaco, Tommaso Depalma, dell'Assessora alla Cultura, Marianna Paladino, e della collega al Bilancio, Antonia Pansini. Il SAC Nord Barese, guidato dal Comune di Bitonto nel ruolo di capofila, è il primo dei diciotto attivati in Puglia ad aver chiuso positivamente il negoziato avviato dalla Regione per gli interventi della seconda fase.

«L'aspetto più interessante - ha evidenziato Tommaso Depalma - è legato all'opportunità per i nostri Comuni di mettere insieme le proprie forze investendo non sulla realizzazione di nuove opere, ma sui numerosi beni culturali e antropologici di cui il nostro territorio è ricco, in modo da sfruttare al meglio anche la strategica vicinanza con l'aeroporto internazionale di Bari».

Il primo step del progetto relativo all'ex "Santarella" prevederebbe una biblioteca da affiancare allo sportello informativo del Gruppo d'Azione Locale Fior d'Olivi, mentre è in itinere il progetto di ristrutturazione di alcuni ambienti del plesso.

«Finalmente - ha detto soddisfatta Marianna Paladino, Assessore alla Cultura del nostro comune - stiamo passando da utopia a realtà. Un autentico polo culturale e di promozione turistica di Giovinazzo è possibile. Stiamo lavorando per questo ed i finanziamenti che giungeranno sono la riprova che stavamo guardando nella giusta direzione».

Quattro sono dunque i grandi progetti inclusi nei finanziamenti. Il primo, denominato "Biblioteche da... mare" punta, in continuità con quanto già realizzato nella prima fase del SAC all'interno delle biblioteche di Bitonto, Terlizzi e Bari, all'attivazione di servizi aggiuntivi nelle biblioteche di Giovinazzo e Molfetta, con la possibilità di realizzare corsi di formazione, eventi, animazione culturale, mostre, recuperando funzionalmente alcuni spazi in disuso, come il secondo piano della Biblioteca di Molfetta, l'ex Convento di Sant'Agostino a Giovinazzo e la sede distaccata "Scalera-La Macchia" della Biblioteca "De Gemmis" di Bari.

Il secondo progetto, "Ipervisioni", interesserà tutte le cinque città coinvolte (Bari, Bitonto, Giovinazzo, Terlizzi e Molfetta) e prevede la creazione di un'App che andrà a tracciare, attraverso ipertesti, video e immagini in realtà aumentata, la storia dei più importanti beni culturali del territorio. "Lama Preistorica", invece, punterà sulla realizzazione di virtual room, virtual box e installazioni multimediali alla Pineta di San Francesco a Bari, all'Istituto "Maria Cristina" di Bitonto e nelle altre città, all'interno delle quali il visitatore sarà catapultato nell'era dei dinosauri e della civiltà rupestre, raccontando una storia millenaria riportata alla luce da importanti ritrovamenti nelle lame dei centri del SAC.

Infine, attraverso il progetto "Spazi della memoria" vi è l'intenzione di creare archivi digitali e interattivi del patrimonio fotografico, video e sonoro di valore storico-culturale dei singoli comuni, attingendo materiale anche dai privati. Una ottima chance anche per giovani imprese a cui i SAC, da qualche anno, guardano con grande interesse.