Duro attacco del PD Giovinazzo a Sollecito e Depalo
Una nuova nota della segreteria su mancati affitti delle sedi di partito e indennità del sindaco quando era assessore
venerdì 12 dicembre 2025
Nuovo capitolo della bagarre politica tra maggioranza e forze di opposizione. Questa volta tocca al Partito Democratico rifar sentire la sua voce su due argomenti caldi del dibattito cittadino: i mancati affitti dello stesso PD e di Forza Italia e le indennità dell'attuale sindaco Michele Sollecito, quando era assessore, nel periodo 2013-2016, poi restituite in toto.
Questo il comunicato integrale della segreteria cittadina guidata da Mimmo Brancato.
«Avevamo fatto notare al Sindaco, che Forza Italia ha un debito verso il Comune di € 7.330 relativamente agli anni 2008, 2009, 2010. Invece di rispondere il Sindaco per spiegare come mai il partito "amico" non ha pagato e non è stata messa in atto, dopo 16 anni, nessuna azione di recupero del credito nei loro confronti, risponde l'attuale coordinatore cittadino Gaetano Depalo, nonché Vice Sindaco, dicendo che è tranquillamente a conoscenza di questo debito non riscosso dal Comune, ma non essendo lui il sottoscrittore del contratto dell'epoca, il debito è stato richiesto agli eredi dell'allora firmatario, oggi defunto. Incredibile! Si giustifica mediante un defunto responsabile del loro partito, addossando persino ai suoi eredi un debito, che non era certo personale, ma di una sede di Partito. Ahinoi! Evidentemente a Depalo non interessa nemmeno tanto il partito che oggi rappresenta, quanto la difesa maldestra di sé stesso.
Oggi però vogliamo soffermarci sulle falsità a cui pare abituato il Sindaco Sollecito, vista la ripetitività del suo dire e del suo agire.
* Continua a ripetere, anche sulla stampa, che "...il PD aveva continuato a non pagare. Per questo abbiamo dovuto dare mandato ad un incarico legale per recuperare 9 mensilità del 2025 [...] Mi aspetto che adesso rimborsino anche le spese legali".
FALSO. Il mandato del Comune è stato affidato il 22/04/2025, come possono essere 9 mensilità a Giugno? Inoltre, fa finta di dimenticare che lui stesso ha firmato l'atto di transazione in cui viene chiaramente esplicitato che le spese legali relative al procedimento di sfratto, nonché quelle per l'affidamento dell'incarico legale restano a carico del Comune, considerato il pagamento di tutti i canoni dell'anno 2025 (foto 1). Continua a comunicare volutamente informazioni false, cercando artatamente di renderle verità e persuadere chi lo legge o lo ascolta.
** Queste false dichiarazioni del Sindaco, già evidenziate nel nostro precedente comunicato, ci hanno riportato alla mente una vicenda indecorosa risalente agli anni 2013-2016 dell'allora Vice Sindaco Sollecito, quando per ben 3 anni di seguito aveva scritto di essere "inoccupato" nelle autodichiarazioni sulla situazione patrimoniale, lavorativa e reddituale personale, obbligatorie annualmente per gli amministratori pubblici, e percependo l'indennità piena da Assessore e Vicesindaco. Ma nel 2016 Sollecito "scopre" che era FALSO quanto dichiarato da lui stesso, poiché era invece "titolare di un rapporto di lavoro" (foto 2) e, pertanto, non gli spettava l'indennità piena, bensì in misura dimezzata. Il Comune di Giovinazzo, quindi, doveva recuperare le somme percepite indebitamente da Sollecito pari a € 22.258 (foto 3).
*** Il Sindaco, in Consiglio Comunale, lancia accuse infondate (come già ampiamente chiarito e dimostrato) su un Partito, mentre urla che, lui, il suo debito lo ha pagato in un'unica soluzione, dichiarando ancora una volta il FALSO, nella massima assise cittadina. Per fortuna c'è la Determina del Dirigente finanziario n. 37 del 22/02/2017 (foto 4) a smentirlo, certificando che € 10.774 erano state recuperate con trattenute mensili sullo "stipendio" del Sindaco dal 01/09/2016 al 31/05/2017, mentre solo il restante era stato versato presso le casse della tesoreria comunale (foto 5).
**** In più, solo a seguito di un'interrogazione del PD protocollata il 07/03/2017 il Comune recuperava gli interessi legali sulla suddetta somma, non richiesti in precedenza, come da Determina Dirigenziale n. 59 del 15/03/2017 in cui si cita testualmente: "di quantificare in euro 179,73 degli interessi legali sulle somme indebitamente corrisposte al dott. Michele Sollecito, Vice Sindaco, a titolo di indennità di funzione nel periodo dal 6/8/2013 al 3/08/2016"».
Questo il comunicato integrale della segreteria cittadina guidata da Mimmo Brancato.
«Avevamo fatto notare al Sindaco, che Forza Italia ha un debito verso il Comune di € 7.330 relativamente agli anni 2008, 2009, 2010. Invece di rispondere il Sindaco per spiegare come mai il partito "amico" non ha pagato e non è stata messa in atto, dopo 16 anni, nessuna azione di recupero del credito nei loro confronti, risponde l'attuale coordinatore cittadino Gaetano Depalo, nonché Vice Sindaco, dicendo che è tranquillamente a conoscenza di questo debito non riscosso dal Comune, ma non essendo lui il sottoscrittore del contratto dell'epoca, il debito è stato richiesto agli eredi dell'allora firmatario, oggi defunto. Incredibile! Si giustifica mediante un defunto responsabile del loro partito, addossando persino ai suoi eredi un debito, che non era certo personale, ma di una sede di Partito. Ahinoi! Evidentemente a Depalo non interessa nemmeno tanto il partito che oggi rappresenta, quanto la difesa maldestra di sé stesso.
Oggi però vogliamo soffermarci sulle falsità a cui pare abituato il Sindaco Sollecito, vista la ripetitività del suo dire e del suo agire.
* Continua a ripetere, anche sulla stampa, che "...il PD aveva continuato a non pagare. Per questo abbiamo dovuto dare mandato ad un incarico legale per recuperare 9 mensilità del 2025 [...] Mi aspetto che adesso rimborsino anche le spese legali".
FALSO. Il mandato del Comune è stato affidato il 22/04/2025, come possono essere 9 mensilità a Giugno? Inoltre, fa finta di dimenticare che lui stesso ha firmato l'atto di transazione in cui viene chiaramente esplicitato che le spese legali relative al procedimento di sfratto, nonché quelle per l'affidamento dell'incarico legale restano a carico del Comune, considerato il pagamento di tutti i canoni dell'anno 2025 (foto 1). Continua a comunicare volutamente informazioni false, cercando artatamente di renderle verità e persuadere chi lo legge o lo ascolta.
** Queste false dichiarazioni del Sindaco, già evidenziate nel nostro precedente comunicato, ci hanno riportato alla mente una vicenda indecorosa risalente agli anni 2013-2016 dell'allora Vice Sindaco Sollecito, quando per ben 3 anni di seguito aveva scritto di essere "inoccupato" nelle autodichiarazioni sulla situazione patrimoniale, lavorativa e reddituale personale, obbligatorie annualmente per gli amministratori pubblici, e percependo l'indennità piena da Assessore e Vicesindaco. Ma nel 2016 Sollecito "scopre" che era FALSO quanto dichiarato da lui stesso, poiché era invece "titolare di un rapporto di lavoro" (foto 2) e, pertanto, non gli spettava l'indennità piena, bensì in misura dimezzata. Il Comune di Giovinazzo, quindi, doveva recuperare le somme percepite indebitamente da Sollecito pari a € 22.258 (foto 3).
*** Il Sindaco, in Consiglio Comunale, lancia accuse infondate (come già ampiamente chiarito e dimostrato) su un Partito, mentre urla che, lui, il suo debito lo ha pagato in un'unica soluzione, dichiarando ancora una volta il FALSO, nella massima assise cittadina. Per fortuna c'è la Determina del Dirigente finanziario n. 37 del 22/02/2017 (foto 4) a smentirlo, certificando che € 10.774 erano state recuperate con trattenute mensili sullo "stipendio" del Sindaco dal 01/09/2016 al 31/05/2017, mentre solo il restante era stato versato presso le casse della tesoreria comunale (foto 5).
**** In più, solo a seguito di un'interrogazione del PD protocollata il 07/03/2017 il Comune recuperava gli interessi legali sulla suddetta somma, non richiesti in precedenza, come da Determina Dirigenziale n. 59 del 15/03/2017 in cui si cita testualmente: "di quantificare in euro 179,73 degli interessi legali sulle somme indebitamente corrisposte al dott. Michele Sollecito, Vice Sindaco, a titolo di indennità di funzione nel periodo dal 6/8/2013 al 3/08/2016"».