Casa di Riposo, interviene il Comitato "Per la Salute Pubblica"

Una nuova nota pervenuta in redazione

mercoledì 11 gennaio 2017 0.23
A cura di Gianluca Battista
Torna a far sentire la sua voce il Comitato "Per la Salute Pubblica". Lo fa entrando nella vicenda legata all'appalto per la ristrutturazione e messa a norma della Casa di Riposo San Francesco.

Due giorni fa il video-denuncia di Daniele de Gennaro, candidato Sindaco di una coalizione di centro-sinistra, aveva scosso l'opinione pubblica. Poi ieri la risposta del Sindaco, Tommaso Depalma, altrettanto seguita. Oggi è la volta del Comitato, con un nuova nota: «Incredibili questi Signori dell'amministrazione Depalma - è l'esordio -. Tra squilli di tromba clamorosi, rivendicando diversità assolute rispetto alle "catastrofi ereditate" dai vecchi amministratori, il 29 dicembre annunciano per bocca del Sindaco la pubblicazione del bando di gara per la ristrutturazione della Casa di Riposo. Sulle modalità dei lavori, sulle concrete realizzazioni progettate nemmeno una parola».

«Cosa deve pensare un cittadino normale - si chiede il gruppo del portavoce Santo Restivo -? E invece, dopo la denuncia video di Daniele de Gennaro, si scopre che vi sono aspetti poco chiari. Per provare a capire, abbiamo pensato che non c'era nulla di meglio che approfondire tutto attraverso la lettura degli atti. Una cosa non semplice. Il bando si compone di ben 128 documenti. E questi (o meglio alcuni di questi) rivelano in verità che:
-vi saranno solo 60 posti letto sui 120 teoricamente disponibili (in questo caso il Sindaco ha già precisato che vi sono moduli riconosciuti dalla Regione Puglia di 30 posti e Giovinazzo aveva bisogno di due moduli. Impossibile nella struttura far rientrare un terzo modulo, ndr);
- "il 50% del secondo piano sarà interessato esclusivamente da interventi di miglioramento strutturale e opere ad esso connesse, dunque resterà inutilizzato allo stato di rustico e ne verrà inibito l'accesso";
-"il presente progetto non prevede il recupero del locale lavanderia, ma si precisa che il servizio di lavanderia sarà svolto da personale non facente parte dell'organico della struttura socio-assistenziale bensì da una ditta esterna"».

Il Comitato "Per la Salute Pubblica prende poi in considerazione un altro aspetto: «Poi vi è tutto il capitolo - raccontano - attualmente indecifrabile di opere e lavorazioni "non contabilizzate da considerarsi come migliorie in sede di gara d'appalto (sanitari, illuminazioni, infissi ecc.)". Insomma, nella migliore delle ipotesi vi sarà un pezzo della Casa di Riposo che rimarrà allo stato di rustico (chissà per quanto tempo) e non si sa bene cosa si riuscirà a fare con le migliorie in sede di gara. C'è di che ragionevolmente interrogarsi sul buon esito del tutto - asseriscono -. A lor Signori su al Palazzo, che di fatto hanno nascosto ai cittadini tutta questa problematica, appare ora sconveniente che ci si ponga degli interrogativi. E cos'è la trasparenza se non dire tutto? È trasparente nascondere questi aspetti così fondamentali di questa gara d'appalto?».

Chiusura con la consueta stoccata: «Cosa si farà di quel rustico si chiedono -? Aspetterà tempi migliori, altri amministratori - è la risposta - . Sembra il destino di tutte le opere di lor Signori. Altro che "fiction": tutto incompiuto, dal Lungomare di Ponente alla ciclovia, alla casa di riposo, all'urbanistica, al Piano delle Coste, tutto a metà, tutto incompiuto, tutto da completare con altre delibere, altri fondi, altri soldi... Per Depalma & co. tutto normale. Anzi esemplare. E Pantalone - concludono - (Giovinazzo) paga…».